“Buon compleanno figliolo”: la mamma bonifica al figlio e la finanza la sanziona | Multa catastrofica

Anche un bonifico a un figlio può essere sanzionato

Anche un bonifico a un figlio può essere sanzionato - Wikicommons - Focusicilia.it

Sembra inverosimile ma anche un semplice bonifico fatto da un genitore a un figlio rischia di andare incontro a una sanzione molto pesante

Attenzione ai bonifici bancari, anche quando sono fatti in favore di un figlio o di un parente stretto. Quello che a tutti gli effetti altro non è che un semplice e affettuoso gesto d’amore di una madre nei confronti del proprio figlio si può trasformare in un incubo.

Anche un genitore che decide di inviare un augurio speciale a un figlio lontano tramite un bonifico con la causale “Buon compleanno figlio mio” rischia di ricevere una sanzione di particolare consistenza.

L‘Agenzia delle Entrate entra in azione comminando una multa salatissima che serve a mettere in evidenza un aspetto poco noto del fisco italiano: il controllo minuzioso dei movimenti bancari, anche quelli tra parenti.

Questo tema solleva un’importante questione: non sono solo i pagamenti in contanti o i prelievi ingenti ad essere monitorati, ma anche i bonifici che presentano dettagli che potrebbero far pensare a redditi non dichiarati.

La causa della multa e l’importanza della tracciabilità

La Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Entrate hanno oggi a disposizione strumenti tecnologici avanzati che permettono di incrociare i dati e scovare anomalie finanziarie con una precisione mai vista prima. Le banche infatti sono obbligate per legge a comunicare all’Anagrafe Tributaria tutti i movimenti sui conti correnti, un flusso costante di informazioni che include anche i bonifici.

Nel caso di una madre e di suo figlio il problema non è stato il bonifico in sé, ma la mancanza di una causale specifica che ne giustificasse la natura. L’Agenzia delle Entrate incrociando i dati non è riuscita a collegare quel movimento a una transazione lecita e ha sospettato che potesse trattarsi di un pagamento in nero o di un reddito non dichiarato.

L'Agenzia delle Entrate incrocia i dati
L’Agenzia delle Entrate incrocia i dati – Wikicommons – Focusicilia.it

La causale di versamento è la chiave di volta

La chiave di lettura è la tracciabilità: qualsiasi movimento di denaro, soprattutto se di una certa entità, deve avere una motivazione chiara e verificabile. Un bonifico con una causale generica come “Buon compleanno” non basta a dimostrare che si tratta di una donazione. La legge, infatti, richiede che le donazioni di ingente valore tra parenti siano formalizzate con un atto notarile, mentre per quelle di modico valore non è richiesta tale formalità.

La lezione da imparare è semplice: quando si effettuano bonifici di una certa entità, anche tra parenti, è sempre consigliabile specificare in modo dettagliato il motivo. Usare causali precise come “Donazione per regalo di compleanno” o “Regalo per acquisto auto” può fare la differenza tra una transazione senza problemi e una dolorosa ispezione fiscale.