Renzo Arbore, la corsa al policlinico dopo gli eventi: febbre altissima | La diagnosi è orrenda

Diagnosi drammatica per Renzo Arbore - Wikicommons - Focusicilia.it
Uno dei giganti del mondo dello spettacolo, Renzo Arbore, è andato incontro a gravi problemi di salute di cui non si era affatto reso conto
È un gigante della televisione italiana e più in generale del mondo dello spettacolo. Da quasi 60 anni Renzo Arbore è un protagonista assoluto come autore e conduttore di programmi e come musicista e interprete di altissimo livello.
Non tutti sanno però che il primo vero grande successo dello showman pugliese arrivò sulle frequenze di Radio Rai quando all’inizio degli anni ’70 insieme al suo grande amico Gianni Boncompagni condusse un programma destinato a scrivere la storia della radiofonia.
“Alto gradimento” è stato una pietra miliare, una trasmissione sotto molti aspetti rivoluzionaria, un programma cult che ha fatto ridere a crepapelle milioni di ascoltatori e diventato negli anni un autentico fenomeno di costume.
Anche sul piccolo schermo Renzo Arbore ha lasciato un segno indelebile, inventando di sana pianta due trasmissioni di culto: “L’altra domenica“, in onda nella seconda metà degli anni ’70 e soprattutto “Quelli della notte”, che venne trasmesso su Rai Due nel 1985 facendo ascolti inimmaginabili.
Arbore, febbre altissima e sudore freddo: non ce la faceva più
Qualche anno fa lo showman foggiano, che tra la fine degli anni ’90 e i primi 2000 ha fondato la mitica ‘Orchestra italiana’, il gruppo con cui ha tenuto concerti in ogni angolo del pianeta che reinterpretava i classici della canzone napoletana, è andato incontro ad una spiacevole disavventura.
Proprio durante un tour di concerti in giro per l’Italia Arbore iniziò ad accusare dei problemi di salute: “Mi ero reso conto ad un certo punto di avere la febbre – ha raccontato in alcune interviste concesse alla stampa -. Continuavo a cantare e ad esibirmi ma con il passare dei giorni stavo sempre peggio“.
Il ricovero in clinica divenne inevitabile
Ad un certo punto, resosi conto di non farcela più a sostenere un impegno del genere, Arbore decise di sottoporsi ad accurati esami diagnostici: “Venni portato al pronto soccorso del Policlinico dove tra le sorprese dei dottori e i commenti affettuosi che si scatenano in questi casi, la radiografia evidenziò un focolaio di infezione abbastanza importante”.
“I medici – ha continuato Arbore nel suo racconto – decisero per me che non c’era tempo da perdere. Arrivato a Roma in ambulanza venni ricoverato alla Casa di cura Quisisana. La diagnosi fu brutale, broncopolmonite”. Per fortuna però tutto finì nel migliore dei modi e Arbore dopo circa tre settimane dopo la guarigione tornò a casa senza problemi.