Infissi, tu li scegli e il governo te li paga: ti ritrovi le finestre nuove senza tirare fuori nulla | Non serve nemmeno l’Isee

Infissi nuovi e moderni (Pexels)-focusicilia.it
Sostituire e rinnovare gli infissi di casa non è stato mai così accessibile: non dovrai spendere chissà quali cifre, ci pensa il governo.
Sia che sia una questione strutturale, sia che sia estetica, la casa periodicamente necessita di una svecchiata. Un rinnovamento serve per viverla al meglio e anche per ridurre i consumi.
Grandiose notizie per tutti quei cittadini che hanno necessità o comunque hanno il desiderio di ristrutturare la propria abitazione e dare una rinnovata agli elementi di casa.
È risaputo, l’importanza di un buon infisso è fondamentale per assicurarsi comfort e sostenibilità nei consumi. Certo sostituire o acquistare nuovi infissi, che siano porte o quelli di balconi e finestre, non è una spesa di poco conto.
Anzi, è un vero e proprio investimento che va studiato per bene e sopratutto che necessita una certa base economica. Per molti diventa un vero problema fare questo genere di lavori a casa, appunto per i costi.
Devi sostituire gli infissi? Sceglili pure, paga il governo
Ma questo 2025, come accaduto già durante gli anni precedenti, potrebbe avere in riserbo per tutti coloro che ne hanno bisogno, l’occasione per sostituire gli infissi a casa senza doverci pensare così a lungo ma soprattutto senza dover spendere chissà quali cifre esorbitanti e senza neppure dover presentare l’Isee.
Ti puoi ritrovare le finestre nuove senza tirare fuori neanche un euro: tu li scegli e il governo te le paga. Come? Grazie al Bonus Casa 2025 che racchiude in sé un sostegno generale per chi deve affrontare lavori di casa. Nella parola ristrutturazione, il Bonus Casa 2025 coinvolge anche la sostituzione di infissi e serramenti.
Finestre nuove senza spendere un patrimonio
Grazie a questo beneficio, il contribuente che ne farà richiesta potrà ottenere un rimborso sotto forma di detrazioni fino al 50% al momento della dichiarazione dei redditi, spalmate in 10 quote annuali, per tutte quelle spese dei lavori sia per la prima che per una eventuale seconda casa. Certo il valore del contributo differisce: il 50% vale per la prima abitazione, il 36% per la seconda.
Esiste naturalmente un massimale di spesa, fino a 96.000 euro, in tutte e due i casi. Il consiglio è quello di sbrigarsi a richiedere il Bonus, perché già a partire dal 2026 la detrazione subirà un calo, al 36% per la prima casa e al 30% per la seconda, fino al 2028 quando diventerà per entrambe al 30%, con un massimale di spesa nettamente inferiore, massimo 48.000 euro.