Catenanuova, la città più calda d’Europa: dove la storia incontra il fuoco del cielo

Catenanuova (Instagram @tzduleczny) Focusicilia.it
Tra le colline bruciate dell’entroterra siciliano, Catenanuova diventa simbolo del caldo estremo e della resilienza della comunità.
Tra le distese arse dell’entroterra siciliano, c’è un luogo dove l’estate non conosce tregua e il sole sembra non tramontare mai.
Catenanuova, incastonata tra Enna e Catania, è diventata il simbolo di un’Italia che resiste al calore estremo.
Ogni anno, quando l’anticiclone africano infiamma la Valle del Dittaino, qui la vita scorre più lenta, sospesa tra la memoria di un passato nobile e l’abitudine a convivere con il fuoco del cielo.
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Un paese che arde di storia e di sole
Sorge tra Enna e Catania, nel cuore della Valle del Dittaino, Catenanuova, oggi ufficialmente la città più calda d’Europa. Una terra che sembra vivere sotto una lente d’ingrandimento solare, dove l’aria vibra e il cielo si piega al fuoco dell’estate. È qui che, il 20 agosto 1999, il termometro segnò 48,5 gradi, un record destinato a imprimersi nella memoria collettiva.
Ogni estate, il piccolo centro di cinquemila abitanti affronta temperature estreme che sfiorano i 48 gradi. Le notti non concedono tregua: l’afa resta sospesa come una coltre densa, con 38 gradi anche dopo il tramonto. La Sicilia orientale, ormai, è considerata una delle zone più roventi del continente, ma a Catenanuova la calura è diventata parte dell’identità del luogo, una prova d’endurance collettiva che unisce gli abitanti in un equilibrio tra tradizione e resistenza.
Dalle origini nobili al primato del caldo estremo
Catenanuova nasce nel Settecento per volontà del Principe Andrea Giuseppe Riggio-Statella, che nel 1731 ottenne la licenza di fondare una nuova città nel feudo di Melinventre. Il progetto rispondeva alla visione dell’epoca: popolare l’entroterra, valorizzare le terre di grano e spingere la nobiltà a creare nuovi centri abitati. In pochi anni, la piccola “Terra della Nuova Catena” prese forma, con duecento case e ampie strade rettilinee. I primi abitanti arrivarono da Centuripe, attratti dalla promessa di un futuro migliore.
Tra le testimonianze più affascinanti del passato spicca la chiesa dell’Immacolata, edificata nel 1908 grazie al lascito del borghese Carmelo Bonanno, segnato dal dolore per la morte della figlia Santa. Una storia che intreccia fede, rimorso e rinascita. Oggi, però, Catenanuova è nota al mondo per un altro motivo: il suo record termico. Anche se ufficialmente l’Organizzazione Meteorologica Mondiale riconosce il primato a Floridia, con 48,8 gradi registrati nel 2021, molti studiosi contestano quei dati, sostenendo che la vera capitale del caldo resti Catenanuova. Tra dispute scientifiche e orgoglio locale, il paese continua a vivere la sua estate infinita, simbolo di una Sicilia forte che resiste e brilla, anche quando il cielo sembra volerla consumare.