Pensioni, scatta la rivalutazione immediata, fino a 660€ al mese in più se sei nato in questi anni | Lo Stato alza i pagamenti

Più soldi al mese (Corporate+)-focusicilia.it
Una sorpresa per migliaia di contribuenti che hanno avuto la fortuna di nascere in questi anni: più soldi al mese.
Sono davvero tanti i sacrifici che un lavoratore compie nel corso della sua vita professionale, non solo per godere nell’immediato presente dei frutti del suo lavoro ma pensando anche al futuro.
Mettere da parte qualche risparmio e accumulare contributi per tentare di vivere una terza età serena e tranquilla anche dal punto di vista economico, ma non sempre è così facile.
Una vera e propria rivoluzione e senza dover attendere chissà quanto tempo perché per molti contribuenti, il cambiamento è immediato, è ora.
Non dovranno più arrivare alla fine del mese con l’acqua alla gola, sacrificarsi per mantenere ottimale il bilancio economico familiare, rinunciare a qualche visita o magari sfizio in più per la paura di non farcela.
Pensioni: è tempo di rivalutazione
Fortunati coloro che sono nati un bel po’ di anni fa, tanti quanti ne servono per andare in pensione in questi mesi. Spegnere le candeline e avere così accesso alla pensione di vecchiaia non dovrebbe essere più una preoccupazione. Sembra infatti che la rivoluzione si affaccerà sui loro conti correnti a partire da gennaio 2026.
Grazie all’effetto di una rivalutazione, in sostanza a un allineamento del trattamento previdenziale al costo reale della vita, i contribuenti, avranno diritto anche oltre a 660 euro al mese. Lo Stato alza i pagamenti. Una somma non da poco che farebbe felici tutti. Si dovrebbe assistere finalmente a un aumento delle pensioni minime.
Lo Stato alza i pagamenti, più entrate mensili
Essa è il trattamento spettante a chi ha versato pochi contributi durante la sua vita lavorativa o che non è ha potuto versare alcuno ma che ha diritto ugualmente a un sostentamento per affrontare l’età più avanzata, non possedendo nessun altro reddito per farlo. Tutti coloro che saranno prossimi a riceverla o che la ricevono già ma nell’importo inferiore alla norma, godranno della futura integrazione.
Insieme alle minime, di pari passo, anche quelle pensioni fino a quattro volte il valore del trattamento minimo suddetto, godranno dello stesso incremento, pari al 100% del tasso di rivalutazione, la cui stima, nel Documento programmatico di finanza pubblica dovrebbe essere dell’1,6%, parziale per tutte le altre pensioni. Per le pensioni minime, l’aumento calcolato attraverso l’incremento al milione sarà di almeno 136,44 euro al mese.