Giorgia Meloni, firma sulla nuova legge: entrerà in vigore in poco tempo e cambierà le abitudini | Paese in rivolta per discriminazione

Nuova polemica attorno a Giorgia Meloni - Focusicilia.it

Nuova polemica attorno a Giorgia Meloni - Focusicilia.it (Foto X)

Mentre nel mondo iniziano a spirare venti di pace il Governo vara una nuova, rivoluzionaria legge: ed è già polemica.

E se scattasse la petizione per Donald Trump? Il mondo intero trattiene il fiato per i destini del Medio Oriente dopo che Israele e Hamas hanno firmato la prima parte della bozza d’intesa che può portare la pace a Gaza.

Mesi e mesi di colloqui e trattative hanno portato al cessate il fuoco e il deus ex machina di tutto questo è proprio il presidente degli Stati Uniti, per il quale si stanno moltiplicando le “nominations” per un premio particolarmente ambito.

“Diamogli il Nobel per la pace” ha proposto Matteo Salvini, ma quella del Ministro delle Infrastrutture non è una voce isolata. Nel mentre Giorgia Meloni, il cui feeling con Trump è consolidato, punta a entrare nel board che gestirà la pace, non prima però di essersi occupata di un altro tema scottante.

Il Primo Ministro è infatti a un passo dalla firma su una nuova legge destinata a spostare in maniera sensibile i sottili equilibri interni del Paese, proprio in una fase storica nella quale il dibattito sull’integrazione si fa sempre più scottante.

“La libertà non si contratta”: Giorgia Meloni va all’attacco

La libertà di culto è un caposaldo della Costituzione, garantita dall’articolo 19, che riconosce il diritto di tutti di professare liberamente la propria fede religiosa nonché di farne propaganda.

In politica, tuttavia, si sa, ciò che viene detto oggi può venire negato domani. Ecco allora che proprio Fratelli d’Italia ha presentato una proposta molto delicata, che mira di fatto a rafforzare una legge che in Italia c’è già, da 40 anni, tuttavia attualizzandola e inasprendo le sanzioni per chi non la rispetta.

No al burqa, l'Italia inasprisce la legge - Focusicilia.it
No al burqa, l’Italia inasprisce la legge – Focusicilia.it (Foto X)

Il Governo italiano dichiara guerra al separatismo: arriva la legge

La proposta presentata alla Camera e firmata dalla deputata di Fdi Sara Kelany è quella di vietare il velo integrale in luoghi pubblici, uffici, scuole e università e prevede nel dettaglio il divieto “di indumenti che coprano il volto delle persone, di maschere o di qualunque altro mezzo” che rendano “difficoltoso il riconoscimento della persona”. L’obiettivo è contrastare la nascita di enclave e il proliferare del fondamentalismo islamico. In caso di violazioni, il testo impone sanzioni amministrative da 300 a 3mila euro.

Va da sé che si tratta di un tema molto delicato, proprio perché l’ordinamento italiano prevede già, addirittura dal 1975, il divieto di coprirsi completamente il volto nei luoghi pubblici. Tuttavia, in questa legge non ci sono riferimenti espliciti al burqa, pertanto il rischio è quello di andare a colpire l’identità religiosa di una comunità. La proposta di legge di Fdi contiene nel complesso cinque articoli che puntano a contrastare il separatismo islamico, compresa l’opposizione ai finanziamenti alle moschee e l’introduzione di pene più aspre per contrastare i matrimoni combinati.