Piana di Catania boccheggia, i rubinetti ormai sono a secco: sono costretti a mandare via tutti per la crisi idrica | È peggio del Medioevo

Rubinetto a secco (Pixabay)-focusicilia.it

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Quando dal rubinetto fa fatica a scendere una sola goccia, l’allarme è quotidiano: le conseguenze di una crisi che diventa sempre più tragica.

La linfa di ogni forma di vita, da quella umana a quella della vegetazione. Alla base di tutte le attività quotidiane e non dell’uomo, sarebbe mai possibile immaginare un’esistenza senza acqua?

Impossibile perché senz’acqua non ci sarebbe alcuna vita. Purtroppo però la sua penuria, la siccità, è realtà, non solo in estate, e sta mettendo a dura prova la vita dei cittadini e non solo.

Quando i rubinetti sono a secco, le città boccheggiano, le attività si bloccano, il sostentamento e l’economia di interi territori è a rischio. Lo sconvolgimento che provoca una crisi idrica, è una tragedia.

La popolazione è in costante allarme, un timore quotidiano di non poter provvedere alle necessità di base igienico-sanitarie, di non poter svolgere normalmente le attività quotidiane perché ogni giorno è allarme. La necessità di una soluzione tempestiva è impellente.

Rubinetti a secco: l’allarme per la crisi idrica

Una preoccupazione quella che allarma i produttori di carciofi della Piana di Catania. Insieme a loro, si leva alta la voce della politica, che li supporta, nello specifico quella della deputata regionale M5s e vicepresidente della commissione Ambiente, Territorio e Mobilità dell’Assemblea Regionale siciliana, Jose Marano, attraverso la forma concreta di una interrogazione parlamentare.

Il problema sembrerebbe essere reale e come tale bisognoso di una presa di coscienza anche da parte delle istituzioni. Cosa succederebbe se per colpa della mancanza di acqua che affligge il territorio, scomparissero i prodotti di punta? È questa la domanda che pone la deputata, con il risultato di una risposta implicita “muore l’agricoltura e muore la nostra identità”.

Siccità (Pixabay)-focusicilia.it
Siccità (Pixabay)-focusicilia.it

I rischi e le gravi conseguenze per le attività del territorio

In passato è toccato già ad altre eccellenze del territorio, oggi è il turno dei carciofi: l’allarme riguarda il rischio che questi possano scomparire e la colpa sarebbe della grave crisi idrica che sembra essere infinita e senza soluzione. In particolare, le dichiarazioni della deputata si indirizzano, sotto forma di invettiva politica, al governo regionale di centrodestra, che secondo la sua opinione non offrirebbe abbastanza supporto agli agricoltori.

Lo strumento della deputata Marano, nei riguardi dell’esecutivo, è quello di un’interrogazione parlamentare basata sui numeri: un calo netto della produzione e il conseguente “rischio di essere invasi da prodotti stranieri o peggio ancora, di dubbia provenienza”. La speranza è quella di “invertire la rotta perché siamo vicini al baratro e non possiamo restare a guardare l’agonia del nostro settore agricolo e dei nostri produttori […]”.