Roberto Baggio, la corsa in ospedale dopo l’aggressione violenta | Colpito alla testa con il calcio di una pistola: terrore negli occhi
Momenti di paura per Roberto Baggio - Focusicilia.it (Foto X)
Le sue gesta hanno esaltato milioni di appassionati di calcio, che lo vedono ancora oggi come un idolo: paura per Divin Codino.
Roberto Baggio e Gianni Rivera sono stati due dei calciatori più forti che il calcio italiano abbia mai espresso, nonché gli unici due numeri 10 nostrani in grado di conquistare il Pallone d’Oro. Gli altri due italiani a riuscirci occupavano altri ruoli in campo.
Stiamo parlando di Paolo Rossi e Fabio Cannavaro, capaci di meritarsi il più ambito riconoscimento individuale per un giocatore grazie all’exploit delle due nazionali vincenti delle quali sono stati simboli, quelle del 1982 e del 2006, campioni del mondo contro ogni pronostico.
Però nessuno più di un numero 10 sa accendere le fantasie dei tifosi. Chissà se sarebbe accaduto anche dalla panchina, perché Baggio e Rivera sono accomunati anche dall’aver tentato senza successo il percorso da mister, peraltro in età non più verdissima.
Del resto la vita di entrambi nel dopo-calcio è stata piena di avvenimenti. Rivera ha tentato la carriera dirigenziale e quella politica, Baggio ha dovuto fare i conti con una vera e propria tragedia sfiorata.
Il campione di tutti: Roberto Baggio mito senza tempo del calcio italiano
L’ex Divin Codino è tutt’oggi, a 20 anni dall’addio al calcio giocato, uno di quei campioni senza tempo idolatrati da ogni tifoseria. Le tante che hanno avuto la fortuna di vederlo agire con la maglia della propria squadra del cuore, ma anche quelle avversarie, in virtù di comportamenti sempre esemplari in campo e di un feeling speciale con una maglia speciale.
Stiamo parlando di quella della nazionale, con la quale Baggio ha dato il meglio della propria carriera. Per tutti questi motivi il dramma vissuto da Roby e dalla sua famiglia ha sconvolto milioni di appassionati di calcio, nonché segnato nel profondo la quotidianità dell’ex calciatore non solo per i giorni successivi ai fattacci.

L’aggressione e la corsa in ospedale: Roberto Baggio e la grande paura
Era la serata del 20 giugno 2024 quando un gruppo di malviventi fece irruzione nella villa della famiglia Baggio presso Altavilla Vicentina. Roberto ha cercato di affrontarli con lo stesso coraggio con cui in carriera si è ribellato ai tanti infortuni, ma uscendone questa volta sconfitto: uno dei rapinatori lo colpì infatti in fronte con il calcio della pistola, ferendolo. Divin Codino e i famigliari sono stati poi rinchiusi una stanza dai ladri, che nei successivi 40, terribili minuti hanno fatto razzia di orologi, gioielli e denaro per poi darsi alla fuga.
Terminato l’incubo Baggio ha sfondato la porta e chiamato i carabinieri, per poi venire portato al pronto soccorso di Arzignano, dove è stato medicato con alcuni punti di sutura alla fronte. La beffa è che tutto questo è avvenuto mentre la famiglia stava guardando in tv Italia-Spagna, partita di Euro ’24, magari ricordando le meraviglie fatte in campo da Roby esattamente 30 anni prima contro gli iberici al Mondiale in USA. “In simili circostanze può accadere di tutto, ma per fortuna è stato solo un grande spavento. Mi rimane da superare la paura” avrebbe poi dichiarato Baggio, brillando per semplicità anche in circostanze così drammatiche.
