ULTIM’ORA SCUOLE – Chiusura immediata dopo le scosse di terremoto: andate a prendere i vostri figli | Rischio crolli: evitiamo la strage
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Una nuova scossa all’alba ha fatto tremare e scatenato la paura tra studenti e famiglie. Le scuole sono state chiuse d’urgenza per verifiche strutturali: i genitori sono stati invitati a prelevare subito i figli.
La terra ha tremato ancora tra le colline del Beneventano, svegliando i residenti con un boato secco poco dopo le 6 del mattino. La scossa, percepita in gran parte dell’Alto Sannio, ha spinto le autorità locali a sospendere immediatamente tutte le attività scolastiche. I sindaci dei comuni interessati hanno disposto l’evacuazione preventiva degli edifici, in attesa dei controlli tecnici sugli immobili pubblici. Le squadre della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco sono già al lavoro per monitorare crepe e lesioni sulle strutture, mentre continuano le verifiche sui plessi più datati.
A Castelvetere in Val Fortore, epicentro del panico, le scuole sono state fatte sgomberare in modo ordinato. Non si registrano feriti, ma la paura è stata forte. Gli studenti, molti dei quali già in classe per le prime ore di lezione, sono stati accompagnati all’esterno dai docenti secondo i protocolli antisismici. L’ordinanza comunale prevede la chiusura precauzionale degli istituti per almeno 48 ore, fino alla conclusione dei sopralluoghi statici. La priorità, ribadiscono dal Comune, è la sicurezza di alunni e personale scolastico.
Evacuazioni e controlli: la situazione nel Sannio
La scossa ha avuto una magnitudo moderata ma è stata avvertita distintamente anche nei comuni limitrofi di San Bartolomeo in Galdo, Baselice e Montefalcone di Val Fortore. Molte famiglie, spaventate, si sono riversate in strada. Alcune abitazioni presentano crepe superficiali, mentre nelle scuole più vecchie si temono danni strutturali. Le autorità stanno controllando anche chiese, palestre e centri civici, molti dei quali utilizzati come punti di raccolta temporanei per la popolazione.
Il sistema di allerta della Protezione Civile regionale resta attivo e i sismografi monitorano costantemente la zona, dove nelle ultime settimane si sono registrate piccole repliche. Gli esperti sottolineano che il fenomeno rientra in una normale attività sismica dell’Appennino campano, ma invitano a mantenere alta la prudenza. I cittadini sono stati invitati a non rientrare in edifici lesionati e ad affidarsi solo alle comunicazioni ufficiali diffuse dai Comuni e dalla Prefettura.

Paura tra le famiglie ma nessun ferito: prevenzione che funziona
La decisione di chiudere subito le scuole ha evitato situazioni di rischio e ha dimostrato l’efficacia dei piani di emergenza adottati negli ultimi anni. L’evacuazione è avvenuta in modo ordinato, con i docenti che hanno seguito le procedure di sicurezza previste in caso di sisma. I tecnici comunali e provinciali stanno ora valutando se riaprire le strutture entro la fine della settimana o prolungare la sospensione didattica fino a nuovi controlli.
A Castelvetere e nei centri vicini, la paura rimane alta ma prevale il senso di responsabilità. Le istituzioni locali hanno invitato i cittadini a segnalare tempestivamente eventuali danni e a evitare di sostare vicino a edifici lesionati. In attesa del ritorno alla normalità, resta il monito della Protezione Civile: meglio un giorno senza scuola che un rischio inutile. La prudenza, in queste ore, è la migliore difesa contro la paura e contro il pericolo reale che un nuovo scossone possa compromettere strutture già fragili.
