Riscaldamento, addio alla regola dei 19°C: è questa l’unica temperatura per stare al caldo e pagare pochissimo

Riscaldamento, addio alla regola dei 19°C: è questa l’unica temperatura per stare al caldo e pagare pochissimo

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Le linee guida storiche non valgono più: case più efficienti e impianti moderni impongono un nuovo standard per comfort e risparmio

Con l’arrivo del freddo intenso su gran parte d’Italia, molte famiglie si trovano davanti al solito dilemma: come riscaldare casa in modo efficace senza vedere la bolletta salire a livelli insostenibili. Per decenni ci si è affidati alla regola dei 19°C, considerata la soglia ideale per garantire un buon equilibrio tra comfort e consumo. Oggi, però, questa indicazione viene messa definitivamente da parte: secondo gli esperti, non è più il riferimento corretto per ottenere efficienza e risparmio.

Il motivo è semplice: gli impianti moderni, uniti a un isolamento domestico nettamente superiore rispetto al passato, cambiano completamente il modo in cui il calore viene trattenuto e distribuito negli ambienti. Di conseguenza, anche il termostato va regolato in maniera diversa, tenendo conto di nuove esigenze energetiche e di benessere.

Perché la regola dei 19°C è superata e quale temperatura impostare oggi

La raccomandazione dei 19°C nacque negli anni della crisi petrolifera, quando gli edifici avevano pareti poco isolate, infissi inefficienti e consumi molto più elevati. Era una linea guida pensata soprattutto per contenere la spesa, non per garantire un reale equilibrio termico. Oggi questo scenario è cambiato radicalmente.

Secondo i principali tecnici e installatori del settore, la temperatura ideale del riscaldamento domestico è ora di circa 20°C. Un solo grado in più, che però fa una differenza concreta sia sul comfort che sulla gestione dell’umidità interna.

La scelta è supportata anche da ragioni fisiche: a 20°C il corpo umano mantiene la propria temperatura interna con maggiore facilità, riducendo tensione muscolare e fastidi tipici degli ambienti troppo freddi. Inoltre, si limita la formazione di condensa sulle pareti fredde, abbattendo il rischio di muffe e cattivi odori.

Naturalmente si tratta di una linea generale: l’effettiva temperatura ideale cambia in base all’esposizione dell’abitazione, al numero di persone presenti negli ambienti e alla qualità degli infissi.

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Temperature diverse stanza per stanza: le nuove linee guida pratiche

Gli esperti concordano sul fatto che non tutta la casa debba essere riscaldata allo stesso modo. Ogni ambiente ha un suo equilibrio ideale, utile sia per il benessere che per l’efficienza energetica:

Soggiorno e cucina: circa 20°C, la temperatura più confortevole per le attività quotidiane.
Camere da letto: tra 16 e 18°C, ideale per migliorare la qualità del sonno.
Corridoi e ingressi: intorno ai 17°C, sufficienti per ambienti di passaggio.
Bagno: fino a 22°C, per evitare sbalzi termici dopo doccia o bagno.

Queste differenziazioni diventano ancora più efficaci grazie alle nuove tecnologie, che permettono di programmare ogni stanza in modo autonomo.

I termostati intelligenti di ultima generazione consentono infatti di gestire orari, intensità e zone della casa con grande precisione, ottenendo un risparmio che può arrivare al 15% annuo sulla spesa del riscaldamento.

È utile ricordare anche un principio chiave dell’energia domestica: ogni grado in più pesa circa il 7% sui consumi. Ecco perché mantenere un controllo accurato del termostato è fondamentale per evitare sprechi.

In conclusione, la vecchia regola dei 19 gradi lascia spazio a un approccio più moderno, flessibile e adatto agli impianti attuali. Puntare ai 20°C e gestire le diverse stanze secondo le loro necessità reali permette di ottenere comfort, salute e risparmio in modo molto più efficace rispetto al passato.