Allerta Rossa, l’Italia sotto la minaccia del nuovo virus | Crescono i casi gravi
Crescono i casi di influenza e infezioni respiratorie. Il nuovo ceppo “Virus K”, già diffuso nell’emisfero Sud, preoccupa per l’impatto sull’Italia.
La curva dell’influenza stagionale mostra un aumento costante, ma gli esperti invitano alla calma. Secondo l’ultimo monitoraggio RespiVirNet dell’Istituto Superiore di Sanità, nella scorsa settimana circa 695 mila italiani sono stati colpiti da infezioni respiratorie acute, un incremento di 100 mila casi rispetto ai sette giorni precedenti. Il totale dall’inizio della sorveglianza raggiunge circa 4 milioni di infezioni.
A spingere l’aumento dei contagi è principalmente il virus A/H3N2, che è tornato a circolare con maggiore intensità. A questo si affianca un nuovo ceppo individuato nei mesi scorsi nell’emisfero Sud, che sta generando attenzione. Nonostante l’aumento sostenuto, la direttrice del Dipartimento di Malattie Infettive dell’ISS, Anna Teresa Palamara, sottolinea che i valori restano “in linea con le attese stagionali”. Al momento, non è possibile prevedere il picco influenzale.
L’incidenza registrata tra l’1 e il 7 dicembre è stata di 12,4 casi ogni 1.000 abitanti. Le fasce più colpite continuano a essere i bambini sotto i quattro anni, con un’incidenza di 38 casi ogni 1.000, tre volte superiore alla media nazionale. Tra le regioni più interessate dall’ondata di infezioni figurano Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e Sardegna, dove i virus influenzali sono responsabili di circa un quarto dei casi totali.
Cos’è il “Virus K” e perché se ne parla?
Virus K: cos’è e perché se ne discute.
Tra i ceppi influenzali attualmente in circolazione, il virus A/H3N2 è dominante, responsabile di circa la metà dei contagi. Una sua variante, denominata ceppo K, è stata al centro di un prolungamento insolito della stagione influenzale nell’emisfero Sud, come riportato dalla rivista Eurosurveillance dell’Ecdc. Gli esperti lanciano un avvertimento: data la rapida diffusione già osservata in Australia e Nuova Zelanda, il ceppo K potrebbe espandersi anche nell’emisfero Nord, incrementando la pressione sui sistemi sanitari durante l’inverno.
È fondamentale chiarire che non si tratta di un nuovo virus, bensì di una normale mutazione del ceppo H3N2, come precisato da Gianni Rezza, professore di Igiene all’Università Vita-Salute San Raffaele. La variante K non comporta sintomi diversi né una maggiore aggressività. Tuttavia, la sua presenza potrebbe influenzare significativamente l’andamento della stagione influenzale.
Secondo Rezza, la limitata circolazione di H3N2 negli ultimi anni ha reso ampia parte della popolazione più suscettibile al contagio, in particolare i bambini. Questo contesto potrebbe favorire un ulteriore incremento dei casi e un aumento della pressione sugli ospedali, uno scenario che le autorità sanitarie si stanno adoperando per scongiurare. La consapevolezza e la preparazione sono strumenti essenziali in questa fase delicata.
Prevenzione e le mosse cruciali per la tua salute
Prevenzione: le mosse cruciali per tutelare e migliorare la tua salute.
Di fronte all’aumento delle infezioni respiratorie e alla potenziale diffusione del ceppo K, la prevenzione assume un ruolo di importanza primaria. Le autorità sanitarie e gli esperti reiterano l’appello a mantenere alta la guardia e ad adottare comportamenti responsabili per limitare la circolazione del virus e proteggere le fasce più vulnerabili della popolazione. L’obiettivo è mitigare l’impatto sulla salute pubblica e prevenire il sovraccarico delle strutture ospedaliere.
Il professor Gianni Rezza ribadisce con forza l’importanza della vaccinazione antinfluenzale. Nonostante l’avanzare della stagione, è ancora possibile immunizzarsi in tempo utile. Con le sue parole, “Siamo in zona Cesarini”, sottolinea l’urgenza ma anche la possibilità di agire. La vaccinazione rimane lo strumento più efficace per ridurre il rischio di contrarre forme gravi della malattia e le sue complicanze.
Oltre alla vaccinazione, è cruciale adottare semplici ma efficaci misure igieniche: lavarsi spesso le mani con acqua e sapone, coprire bocca e naso quando si tossisce o starnutisce, evitare luoghi affollati se non indispensabile e, in caso di sintomi, rimanere a casa per prevenire ulteriori contagi. La responsabilità individuale e la prevenzione collettiva sono fondamentali per affrontare al meglio questa stagione influenzale e salvaguardare la salute di tutti.
