Allarme Virus, l’allarme di Bassetti fa preoccupare: deve arrivare la mazzata peggiore in questi giorni
L’influenzologo Matteo Bassetti lancia l’allarme: la super influenza di quest’anno sarà aggressiva e in due fasi. Scopri i sintomi, i numeri e l’importanza del vaccino per proteggerti.
L’esperto in malattie infettive Matteo Bassetti, direttore del policlinico San Martino di Genova, ha ribadito la sua preoccupazione riguardo la stagione influenzale in corso, definendola più severa del previsto. Secondo Bassetti, non solo il numero di persone colpite è superiore alla media, ma la malattia si sta dimostrando particolarmente aggressiva, con sintomi che possono persistere fino a 8-9 giorni. Una delle caratteristiche più preoccupanti è l’andamento bifasico: un primo picco di febbre alta, seguito da un breve miglioramento, per poi assistere a un ritorno della febbre in forma intensa.
Questa dinamica impone la massima attenzione e prudenza. Bassetti ha sottolineato, tramite un post sui social, la sensazione che l’epidemia sia solo all’inizio e che le imminenti festività natalizie, con i pranzi e i cenoni in famiglia, possano fungere da “volano formidabile” per la sua diffusione. Le stime attuali prevedono che fino a 20 milioni di italiani potrebbero essere colpiti dall’influenza durante l’intera stagione. Nonostante gli appelli e gli avvertimenti diramati già da questa estate, il numero di cittadini che hanno scelto di vaccinarsi rimane purtroppo troppo basso, creando un terreno fertile per la propagazione del virus. Si aggiunge a questo la discussione pubblica sull’efficacia dei vaccini contro la variante K, che quest’anno sembra prevalere, sollevando dubbi nella popolazione ma senza intaccare l’importanza della protezione offerta.
I numeri preoccupano: l’efficacia del vaccino

Efficacia vaccino: un’analisi approfondita sui numeri che preoccupano.
Di fronte a questo scenario, l’infettivologo ha ribadito che, sebbene il vaccino “possa anche non essere perfetto”, ha comunque dimostrato di essere efficace nel proteggere dalle forme più gravi della malattia e dal rischio di ricovero ospedaliero. Questo aspetto è cruciale, specialmente in un momento in cui il sistema sanitario potrebbe trovarsi sotto pressione a causa dell’elevato numero di contagi. Bassetti ha invitato categoricamente a non rimandare la vaccinazione, specialmente con l’avvicinarsi del Natale.
La copertura vaccinale, infatti, riduce significativamente il rischio di contagio durante le riunioni festive e offre una protezione indiretta ai soggetti più fragili, come anziani e persone con patologie pregresse, che sono più vulnerabili alle complicanze dell’influenza. “In questi ultimi giorni che precedono il Natale, il consiglio rimane quello di farsi un bel regalo, vaccinando”, ha affermato Bassetti, aggiungendo il sempre attuale monito: “Meglio tardi che mai”. Questo è un forte richiamo alla responsabilità individuale e collettiva, non solo per la propria salute ma anche per quella della comunità.
La stagione influenzale attuale si distingue non solo per la sua aggressività ma anche per la complessità legata alle varianti virali in circolazione. Tra queste, la variante K del virus H3N2 sembra giocare un ruolo predominante, ponendo sfide nuove alla risposta immunitaria sia naturale che indotta dai vaccini meno recenti. Comprendere l’evoluzione del virus è fondamentale per attuare strategie di prevenzione mirate e tempestive.
Prevenzione essenziale: le strategie per frenare il contagio
Prevenzione essenziale: strategie efficaci per frenare il contagio.
La gravità della stagione dei virus respiratori di quest’anno non è un fenomeno inaspettato. Già dalla fine dell’estate, precisamente il 27 agosto, le agenzie di stampa avevano diffuso avvertimenti, invitando a prepararsi a un periodo “molto impegnativo”. Segnali premonitori erano giunti dall’Australia, dove si era registrato un aumento del 70% dei casi e una forte pressione sugli ospedali, un copione che rischia di replicarsi anche in Italia. Questo scenario è aggravato dalla circolazione di un mix di virus noti, tra cui proprio l’H3N2 che, con la sua variante K, può eludere l’azione di anticorpi preesistenti e vaccini più datati, rendendo ancora più urgenti strategie aggiornate di prevenzione e protezione.
I dati della sorveglianza RespiVirNet confermano l’ascesa dei contagi: nell’ultima settimana, circa 800 mila persone sono state messe a letto dall’influenza, un incremento rispetto ai sette giorni precedenti. Il totale dall’inizio del monitoraggio sfiora i 5 milioni di italiani contagiati, numeri che rendono evidente l’urgenza di adottare misure preventive efficaci. L’appello si estende quindi a pratiche quotidiane fondamentali: ventilare gli ambienti chiusi, utilizzare la mascherina se si manifestano sintomi respiratori per evitare di contagiare altri, proteggere con particolare attenzione gli anziani e i soggetti fragili, e infine, completare la vaccinazione. Adottare queste precauzioni oggi significa ridurre significativamente il numero di ricoveri ospedalieri e i disagi per la popolazione domani, scongiurando il rischio che quella che viene definita una “superinfluenza” si trasformi in un vero e proprio “Flunami”.
