Agricoltura, produttori dal prefetto a Catania: “Siccità come il Covid-19”

Agricoltura, produttori dal prefetto a Catania: “Siccità come il Covid-19”

Ancora nessun aiuto per l’agricoltura aCatania. E tra gli agricoltori si parla divendere le proprietà. Nel settorezootecnicoè crisi profonda, glianimalisono svenduti almacello. Il rischio è che monti laprotesta, seria, in vista di un’estateprevista molto caldae per cui non è stato possibile preparare lastagione irrigua. Ilprefetto di Catania,Maria Carmela Librizzi, ha ricevuto i produttori agricoli dellaPiana di Catania.Confagricoltura etneaha messo sul tavolo un documento con14 puntisuggerendo altrettante soluzioni per sostenere il comparto. “Questa fase deve essere trattata come quella delCovid-19” ha spiegato il presidente di Confagricoltura CataniaGiosuè Arcoria Lastrategiache gli agricoltori di Confagricoltura Catania chiedono sia utilizzata è quella di equiparare gli interventi di sostegno allemisure straordinarieadottate durante ilperiodo Codiv-19. Chiaramente rapportata al settore. La sigla ha chiesto un’attiva partecipazione dellaProtezione Civile, con interventi immediati per fornireforaggioeacquaalle aziende zootecniche. Nel documento presentato alla prefetto Librizzi è chiestosostegno economicoper mantenere il patrimonio distallee garantire lasopravvivenza del bestiame, evitando gli abbattimenti massicci. Inoltre, è stata chiesta la sospensione degli oneri deiconsorzi di bonificae delle rate deimutui e/o finanziamentiper almeno 18 mesi, insieme alla creazione di unfondoper compensare imancati redditidelle aziende agricole e zootecniche colpite dalla siccità. Per garantirerisorse idrichesufficienti, Confagricoltura Catania ha proposto l’autorizzazione per le aziende agricole acercare acquascavando nuovi. Gli agricoltori catanesi di Confagricoltura hanno chiesto alla prefetto Librizzi autorizzazioni perscavare il terrenoper cercare acqua. Hanno domandato l’ok alle perforazioni per ricavare nuovipozzi privati. Solo chi ne aveva già, ha salvato in parte la stagione. Insieme al benestare per un’iniziativa individuale, i produttori hanno chiesto anche interventi sulleinfrastrutture idrichedellaPiana di Catania. In particolare, ancora una volta, interventi per migliorare l’efficienza delle condutture delledighe, controlli sugliacquedottiprivati e sostegno diretto alle aziende agromeccaniche. “Interventi di riqualificazione delle condutture delle dighe per uso irriguo cheattualmente sprecanouna quantità inaccettabile di acqua (il 50-60% circa). Controllo e verifica degli acquedotti privati della zona ionica/etnea con interventi dicalmierazionedelletariffeormai fuori controllo”. Confagricoltura Catania ha chiesto unasanatoriao provvedimenti transitori per la denuncia in vita dei pozzi in modo da utilizzare, bypassando la burocrazia, tutte le risorse idriche disponibili. “Ringraziamo per l’attenzione e l’ascolto la rappresentante del Governo che ci ha ricevuto, ma senza alcunintervento concreto, l’agricoltura silascia morire“. AncheCia Sicilia Orientaleè stata presente all’incontro con la prefetto di Catania Maria Carmela Librizzi, in collegamento con il presidenteGiosuè Catania. Anche i produttori di Cia etnea sono fermamente convinti del danno portato dallo mancanza di interventi. “Dopoben 4 mesiditavoliecabine di regia, richieste diincontrieproposte depositate, per il comparto agricolo non c’èancora nulla. La politica non ha compreso appieno ildrammache si vive nelle campagnee non ha consapevolezza della necessità diinterventi urgentied indifferibili per compensare la mancanza direddito nettodelle aziende agricole”. Ilvice presidente vicario Stefano Cannistràha parlato di “situazione gravissima in tutti i comparti” e spiegato che si possono già tirare le somme sulla produzione. “Arancedi piccola pezzatura, lacerealicolturanella Piana di Catania, nel basso ennese e nella zona del Calatino non vedrà lamietitura”. “Soloerba seccae qualche spiga nana e priva di chicchi” ha aggiuntoSalvatore Grosso, vice presidentevicario. “Dopo aver sostenuto i costi esosi di produzione in queste aziende il reddito sarà zero”.