Agricoltura di Sicilia in ginocchio. Decenni senza programmazione

Giosuè CataniaeGiuseppe Di Silvestro, rispettivamente coordinatore e membro della giunta diCia Sicilia Orientale, hanno incontrato l’assessore regionale all’Agricoltura Luca Sammartinoper discutere di tutti i problemi che in questo momento stanno mettendo in ginocchio l’agricolturainSicilia. La riunione si è svolta all’ex palazzo Esa a Catania. Le associazioni di categorie si sono dettesoddisfattedelle risposte ricevute dall’assessore Luca Sammartino e il dirigente direttore generale dell’Assessorato Agricoltura,Dario Cartabellotta, ma hanno anche evidenziato la realtà di interventi fatti in extremis per salvare un settoretrascurato da decennidalla politica. Alla riunione ha partecipato anche il neo commissario straordinario delConsorzio di Bonifica Sicilia Orientale,Calogero Ferrandello. Durante l’incontro sono state affrontate tutte lequestioni urgenti. È stata sollevata la necessità dibloccodegliavvisi di pagamentoche iproduttorisi sono visti recapitare da parte del Consorzio di Bonifica Sicilia Orientale. Nonostante i deficit di servizio. Si è discusso anche delladomanda diemergenza nazionale per la siccità, richiesta dall’assessorato e sostenuta dal presidente della Regione,Renato Schifani, algoverno nazionale. È stata anche avanzata la richiesta di un incontro con il nuovo Commissario straordinario del Consorzio di Bonifica 9, Ferrandello, per discutere dell’urgenza dellariforma dei consorziattesa da oltre29 anni. Nonostante lerassicurazionifornite dall’assessore all’agricoltura Sammartino, i produttori restano preoccupati. “Lastagione siccitosasembra non terminare mai – hanno specificatoCataniaeDi Silvestro– gli invasi sono quasi vuoti e ladiga di Lentini(questo è il paradosso) con i suoi 80 milioni di metri cubi di acqua, resta priva del sistema di pompaggio per il sollevamento”. “L’intervento suppletivo sul pompaggiodelle acque che ci auguriamo entri in funzione il più presto possibilepotrà servire meno di un migliaio di ettari di superficie. Molto poco, rispetto ad una stagione irrigua che rischia di non iniziare”. Dalla difficoltà a gestire oggi l’emergenza, alle decennali inefficienze nella programmazione, il passo è breve. “Ma sul punto – spiegano i produttori in una nota stampa – l’assessore regionalenon accetta critichee porta sul tavolo lo stato dell’arte diimportanti opere pubbliche, finanziate variamente con fondi delPSR, delMasaf, compresi ifondi del Pnrrrecuperati in calcio d’angolo”. Il presidente Cia SiciliaGraziano Scardino, a nome dei produttori, ha dichiarato di prendere atto “di quanto comunicato, ma oggi l’agricoltura paga duramente leresponsabilitàdi unaclasse politicache perdecenninon ha saputo mettere mano ad unaseria programmazionediinterventifinalizzati ad unariforma organicadei Consorzi di bonifica. In modo da garantire laconservazionee l’utilizzo delleacque piovane e reflue, la lotta agli sprechi con una razionalità nella distribuzione, e lo sviluppo diun’agricoltura sostenibilee diqualità“.