Alla Colonia Don Bosco di Catania Beteyà Park, il parco avventura inclusivo

La Sicilia diventerà accessibile. Questo il sogno nel cassetto del progettoTourability, che inizia a realizzarsi rendendo le coste dell’Isola mete più attrezzate per lepersone con disabilità. È stato inaugurato alla Plaia di Catania, nella Colonia Don Bosco, ilBeteyà Park, un grandeparco avventura inclusivo.Immerso tra gli alberi, a pochi passi dal maree facilmente raggiungibile dalla città, è pensato per accogliere tutto l’anno turisti. “Il Beteyà è un parco per tutti” –” ha evidenziato Agostino Sella, presidente di Don Bosco 2000, impresa capofila di Tourability. “Abbiamo realizzatosei percorsi con diversi livelli di difficoltà, ci sono passerelle accessibili, un percorso dedicato a persone con disabilità, un’arrampicata e un tree village per bambini, affinché ognuno possa vivere un’avventura immersa nella natura. L’ingresso per le persone con disabilità sarà gratuito per i primi 3mila visitatori, poi sarà comunque calmierato. Stiamo stimolando il cambiamento in un territorio che turisticamente è molto frequentato, offrendo esperienze e opportunità di svago senza barriere”. “In Sicilia sono stati finanziatipiù di 150 parco-giochi inclusivi– ha spiegato Maria Letizia Di Liberti, dirigente regionale del Dipartimento della Famiglia e delle Politiche Sociali della Regione Siciliana -. Quello della Plaia a Catania è un grande passo in avanti per l’accessibilità dell’Isola, è ampio e completa un’area attrezzata a ridosso di un lido aperto al mare”. Beteyà Park rientra nell’ambito del progetto finanziato dall’assessorato della Famiglia e delle Politiche Sociali e del Lavoro dellaRegione Sicilianae dalla presidenza del Consiglio dei Ministri. Si vuole cosìampliare l’offerta di turismo accessibile nell’Isola. Avviato anche l’adeguamento di 10 spiaggeche potranno garantire a tutti l’accesso al mare. (lungo la Plaia a Catania al Lido America, la Colonia Don Bosco, il Lido le Palme, il Lido Polifemo e il Lido Sablè Sale e nel litorale di Mondello a Palermo al Lido Sirenetta, Lido Acqua Marina, nei due Lidi dell’Ombelico Del Mondo, Mondello MIA). Input significativi nel territorio siciliano che mira ad evolvere per il superamento delle barriere, sia architettoniche che culturali. “Le persone con disabilità hanno ancora troppe difficoltà per vivere momenti di svago, fondamentali perla crescita e la qualità di vita di tutte le persone“. Lo ha spiegatoFrancesco Cauchi, advisor del progetto Tourability. “Stiamo contribuendo a colmare questo gap, andando oltre le passerelle stese, per rendere accessibili le destinazioni turistiche. Abbiamo attivato laboratori e tirocini che coinvolgeranno persone con disabilità nelle varie location. L’obiettivo del progetto è rendere più accogliente le comunità”. Prossimamente saranno avviati servizi diaccoglienza, supporto e laboratori creativiorganizzati da Spazio 47 e sono in fase di avvio itirocini formativicoordinati dal Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti CPIA Catania 2 guidato dalla dirigente Rita Vitaliti. Vedranno il coinvolgimento di 30 persone con disabilità per il collocamento mirato, 15 a Catania e 15 a Palermo nei lidi del litorale della Plaia e di Mondello, e in altre strutture che parteciperanno alle attività di inclusione. “Se ci mettessimo per un giorno seduti su una carrozzella girando tra i luoghi della nostra città diCataniaci renderemmo conto chenon è accessibile a tutti, compresi alcuni luoghi di culto, soprattutto quelli con grandi scalinate”. Ha sottolineato l’Arcivescovo di Catania Luigi Renna. “Occorre uno sforzo da parte di tutti, prevedendo risorse dedicate. Il diritto all’accesso permette l’incontro con gli altri e la fruizione di servizi che sono indispensabili”. “Il Beteyà Park mette vicine le diversità etniche, culturali, fisiche di fronte alle sfide che bisogna affrontare. Questi percorsi sono una metafora della vita”, ha affermatodon Giovanni D’Andrea, ispettore dei Salesiani di Sicilia– . “L’esperienza del Beteyà Park è un modello di interazione – ha aggiunto l’Imam Abdelhafid Kheit–. La diversità è l’espressione della bellezza e valorizzarla significa realizzare una fratellanza vera, apparteniamo tutti all’unica famiglia che è l’umanità”. “Stiamo lavorando per rendere accessibili tutti gli edifici pubblici di Catania, a partire dalla sede dei servizi sociali dove manca l’ascensore. Abbiamo portato in consiglio il PEBA. Ha assicuratoBruno Brucchieri, assessore alla Famiglia e Inclusione sociale del Comune di Catania. “Con i fondi disponibili stiamo elaborando il piano per il superamento dellebarriere architettonichecon l’obiettivo di far vivere a 360 gradi la città, il Beteyà Park rappresenta un modello da emulare”.