Assegno unico, cosa cambia dopo il taglio del reddito di cittadinanza
Assegno unico:l’Inpsfa saperecosa cambiadopo lemodifiche alreddito di cittadinanzavolute dal governo nazionale. I nuclei familiari con figli minori, disabili e anziani ultrasessantenni continueranno apercepireil Reddito di cittadinanza sino al 31 dicembre 2023. I nuclei familiari chenon comprendonofigli minori, ultrasessantenni o soggetti disabili, invece, al raggiungimento dellasettimamensilità di erogazione della prestazione, saranno gradualmente sospesi dal beneficio, salvo eventuale presa in carico in contesti di fragilità. “Le somme dell’integrazione dell’Assegno unico universale (Auu) sul Rdc relative alla mensilità diluglio, essendo tale competenza già maturata, sarannoregolarmente corrisposteil 27 agosto, avvalendosi della carta Rdc”, precisa l’istituto di previdenza. Nel caso dinuclei familiariche proseguono la percezione di Rdc sino adicembre, per Inps “l’integrazione dell’assegno è corrisposta sulla carta Rdc unitamente al Rdc” esenzainterruzione. Per le rate di gennaio e febbraio 2024, per le quali la prestazione Rdc sarà stata cessata, l’assegno sarà pagato inmisura pienautilizzando sempre la carta Rdc. In generale, infatti, per le mensilità non coperte dalla misura Rdc non saranno più applicate ledecurtazionipreviste dalla legge per la contestuale presenza delle due misure, calcolate sulla base della scala di equivalenza. “Nell’ipotesi di nuclei familiari sospesi dalla fruizione di Rdc, gli stessinon cessanoaltresì dal diritto alla prestazione familiare di cui viene garantita la continuità fino alcompimento dei 21 anni, se sussistono i requisiti previsti dalla legge (es. figli studenti, tirocinanti, ecc.). Per tali nuclei, per le mensilità non coperte da una nuova domanda, la fruizione di Auu ègarantitain misurapienacon accredito sulla carta Rdc”, sottolineaInpse “il pagamento avverrà sulla carta per tutte le rate spettanti fino a febbraio 2024”.