Bonfirraro editore: perso il 65 per cento. Ecco come ripartiamo
Tentare di ripartire, riavvicinando i lettori dopo la crisi da lockdown. È l’obiettivo della casa editrice indipendenteBonfirraro, nata nel 1986 nel cuore dell’isola, in provincia di Enna. Per farlo ha deciso di organizzare una serie di incontri, a metà tra una presentazione e un firmacopie. Un’idea che però non riuscirà certo a coprire le perdite economiche subìte. “Probabilmente torneremo a regime solo nel secondo trimestre del prossimo anno”. L’unica pubblicazione, durante il lockdown, è stata un manuale sul Covid-19. Le difficoltà della casa editrice sono in linea con il drastico calo che ha sofferto tutto il comparto. Durante la pandemia, hanno ben pensato di organizzare degli incontri online con gli autori: “un modo per accrescere la visibilità” ma con pochi risvolti economici. Nel trimestre marzo-maggio, Salvatore Bonfirraro stima perdite pari al 65 per cento. Un negativo “difficile da quantificare”, che “potrebbe aggirarsi attorno ai 30 mila euro”. D’altronde l’ultimo libro pubblicato dell’editore risale allo scorso febbraio. L’unica eccezione è stato un manuale sul Covid, tradotto dal cinese, distribuito in edicola ad aprile, in abbonamento con un quotidiano: “abbiamo voluto dare un contributo informativo al pubblico”. Neanche le vendite online hanno funzionato: “non abbiamo avuto grandi riscontri. Anche con gli autori più noti, abbiamo vissuto sul filo del rasoio”. La chiusura delle scuole, poi, ha influito pesantemente nel calo di fatturato. “Non ci occupiamo di libri scolastici, ma molti dei nostri volumi vengono presentati proprio nelle scuole”, spiega l’editore. Come s enon bastasse, altro duro colpo al settore dell’editoria è stata la cancellazione delle fiere dei libri. Avrebbero dovuto svolgersi proprio nel periodo del lockdown, così le fiere di Napoli, Torino e Palermo sono saltate. “Tre importanti appuntamenti dove avevamo organizzato anche degli eventi importanti che, dal punto di vista economico, ci avrebbero sicuramente aiutato”. Con la riapertura delle librerie e soprattutto con la maggiore libertà di spostamento, i segnali di ripresa sembrano farsi vedere. “Sul nostro sito si sta muovendo qualcosa e le librerie hanno ricominciato a ordinare i nostri libri”, dice Salvatore Bonfirraro. Una speranza che si scontra con il timore che il Covid possa prendere di nuovo forza. Per non perdere il contatto con i lettori (“un peccato dopo trent’anni di impegno”) la casa editrice ha deciso di riproporre dal vivo il successo degli incontri organizzati online. L’iniziativa ha il nome simbolico “L’autore è presente” ed è già partita a Catania, ma vuole espandersi. Non si tratta di una vera e propria presentazione, ma di una presenza fisica dell’autore in libreria. Un impegno che l’editore spera possa portare un valore aggiunto e incrementare le vendite. “Un primo passo in punta di piedi per non perdere più tempo, ma nel rispetto delle norme di sicurezza”. Due, al momento, i titoli in calendario: “Il segreto di Don Ciccio” di Angela Sorace, sullo sfondo di una Catania dei primi del Novecento e “Hans Mayer e la bambina ebrea” della sedicenne Eleonora Spezzano, un romanzo ambientato durante l’Olocausto.