Bonus affitti in Sicilia, il bando (forse) entro Ferragosto. I dubbi del Sunia

Sta per arrivare inSiciliaunbonus per gli affittida ben17 milioni di euro.L’annuncio è stato fattoad apriledalla Regione siciliana. Ma ad agosto inoltrato del bando non c’è traccia. L’attesa per i tanti siciliani che potenzialmente rientrano nellesoglie Isee, stabilite per legge in 15 mila europotrebbe però essere ancora breve. “Dalle informazioni da noi raccolte solo pochi giorni fa al Dipartimento Infrastrutture, servizio 5 che si occupa di Politiche Urbane e Abitative, il bando è praticamente pronto. E dovrebbe uscire a breve”. Lo dice Giusi Milazzo, segretaria regionale del sindacato degli inquilini Sunia. Ladata presuntaper la pubblicazione del nuovo bando per il bonus affitti in Sicilia è quindiprima di Ferragosto, con una platea potenziale didecine di migliaia di cittadini. Ma nonostante per inviare le domande ci sia “un tempo di 60 giorni”, il rischio secondo Milazzo è che molti cittadini bisognosi restino fuori per mancanza di informazione. Esattamente come accaduto lo scorso anno, dove a fronte diuno stanziamento da 16 milionivalevole per gli affitti dell’annualità 2020, le istanze pervenute e accolte dall’assessorato Infrastrutture – retto nella precedente giunta Musumeci dall’attuale assessore al’Economia Marco Falcone -, avevanoraggiunto un totale di settemila richieste per 13 milioni e 119 mila euro.Secondo Milazzo un bando che uscirebbe a ridosso di Ferragosto potrebbe portare in molti a ignorare la possibilità, vlevole questa volta per l’annualità 2021. Leggi anche –Famiglie siciliane, nel 2022 redditi più alti, anzi no: l’inflazione si mangia tutto “Il momento è particolarmente difficile – spiega la segretaria del Sunia Sicilia – perché molte famiglie si ritrovano da luglio a non ricevere nemmeno il contributo dato dalReddito di Cittadinanzada 180 euro mensili. Famiglie che potrebbero ritrovarsi anche senza il bonus affitti. Abbiamo aspettato tanto, e pensiamo che sia meglio a questo punto che questo esca a fine agosto”. I due contributi sono infatti cumulabili, e si tratta, per la Sicilia che ha siaredditichecosti degli affitti mediamente tra i più bassi in Italia, di un contributo consistente, fino a tremila euro. Lo scorso anno si è arrivati a quella cifra grazie all’accorpamento dei fondistanziati a livello nazionale nel 2019, che erano molto esigui, insieme a quelli del 2020″, spiega Milazzo. Leggi anche –In Sicilia gli affitti sono sempre più cari, ma un terzo delle case sono vuote Il contributo della Regione siciliana per gli affitti viene da una norma nazionale, laLegge 431 del 1998, che ha istituito ilFondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione, e vale 15 milioni di euro sui 17 totali. Altri 2 milioni sono stati recuperati dalFondo inquilini morosi incolpevoli, introdotto invece nel 2013 con il Decreto legge 102. Il primo fondo è statointrodotto nel 1998per volontà dell’allora governo guidato daMassimo D’Alema, e il contributo negli anni è stato altalenante, passando da 335 milioni nel 2001 ai 141 del 2010,come ricostruito da Pagella Politica. Il Fondo è stato però definanziato per molte annualità da allora, ovvero gli anni dal 2011 al 2013 e dal 2016 al 2018, venendo di fatto interrotto. La ripresa del contributo è stata fatta nel 2019, con uno stnziamento complessivo da 10 milioni.Dal 2020, e fino al 2022, il Fondo per il sostegno alla locazione è stato invecerifinanziato corposamente, con 200 milioni nel 2020, 210 milioni nel 2021 – i fondi a cui attinge la Sicilia per il bando in prossimità di erogazione – e di 330 milioni per il 2022. “Per il 2023 non c’è stato però alcuna somma stanziata nella Legge di Bilancio dello Stato“, ricorda Milazzo. Questo de-finanziamento potrebbe creare, a partire dal prossimo anno, una serie di problematiche ulteriori alle famiglie a basso reddito. “Ilbonus in Sicilia è stato erogato sempre in ritardo, divenendo più che un contributo unrimborso“, ricorda Milazzo. Per i prossimi anni si potrebbe creare quindi una situazione paradossale: nel 2024 si farà un bando che conterrà i contributi relativi agli affitti 2022,nel 2025invece i contributi potrebbero andare avanti a valere sul 2023grazie a eventuali residui nel Fondo, derivanti da situazioni nelle quali le Regioni non hanno speso tutta la cifra stanziata, esattamente come in Sicilia. La possibilità di una “mancata spesa” è inoltre incrementata dai due milioni accorpati nel “bonus” del Fondo per la morosità incolpevole, anche questi “mai spesi per via dei ritardi accumulati in tanti anni“, conclude la segretaria siciliana del Sunia.