Bullismo e cyberbullismo, un numero verde e una chat in Sicilia

Bullismo e cyberbullismo, un numero verde e una chat in Sicilia

Unnumero verde e una chatper l’ascolto e la denuncia di atti di bullismo e cyberbullismo. In Sicilia nasce una linea per bambini, adolescenti e adulti che vogliono chiedere supporto e consulenza. Il servizio, attivo da oggi, sarà disponibile dal lunedì al venerdì dalle 14 alle 20. Ilnumero verde (800.280.000)e lachatsono gestiti dallaFondazione onlus Telefono Azzurroe il servizio si inserisce nell’ambito del progetto pilota “1nessuno100giga”, elaborato dall’Ufficio scolastico regionale per la Siciliae finanziato con quasi 2,4 milioni di euro dallaRegione siciliana, attraverso l’assessorato dell’Istruzione e della Formazione professionale. Partner del progetto sono la piattaforma Elisa, del ministero dell’Istruzione e del merito, laFondazione Carolinae il movimento antibullismoMaBasta. Il progetto interistituzionale è frutto dellalegge regionale del 2021dedicata agli “Interventi per la prevenzione e il contrasto ai fenomeni del bullismo e del cyberbullismo sul territorio della Regione”. Il coordinamento è affidato a una cabina di regia che ha elaborato le linee guida. Le attività sisvolgeranno per tutto il 2024e saranno sviluppate da nove Centri territoriali di supporto (Cts), ovvero una scuola per ogni provincia con una consolidata esperienza in materia di inclusione e nuove tecnologie. Ogni Centro ha organizzato un determinato numero di snodi provinciali, ciascuno composto da circa 16 istituti, per diffondere in modo capillare le azioni del progetto che vede complessivamente lapartecipazione di 802 istituzioni scolastiche statalidel primo e secondo ciclo di istruzione. Il liceo scientifico Galileo Galilei di Palermo, in qualità di capofila della rete regionale, ha anche il compito di coordinare la piattaforma di ascolto affidata alla Fondazione Onlus Telefono Azzurro. Oltre alle numerose attività di sensibilizzazione sul tema e di sostegno alle famiglie delle vittime, il progetto si concentra in particolare su percorsi di formazione rivolti a docenti, studenti e famiglie. Per gli insegnanti èprevisto un corso di 25 ore con 50 esperti formati dall’Usrin collaborazione con l’Università di Firenze; per gli alunni la formazione con incontri, laboratori ed educazione tra pari è affidata all’associazione MaBasta. Le attività di formazione dei genitori saranno curate, invece, dalla Fondazione Carolina e consisteranno in attività come gruppi di lavoro, condivisione di esperienze e laboratori in relazione anche all’educazione digitale dei ragazzi. “Con questa iniziativa – dice il presidente della Regione sicilianaRenato Schifani– intendiamo offrire nuove possibilità ai più giovani, ma anche agli adulti, per condividere il disagio che può derivare dall’essere vittima diepisodi di bullismo o di cyberbullismo. Due fenomeni che purtroppo caratterizzano la società contemporanea, fortemente digitalizzata. Il nostro obiettivo è quello di far sentire alle vittime che avranno sempre un canale di ascolto e di aiuto a loro dedicato”. “Dobbiamo essere sempre pronti – dichiara l’assessore regionale all’Istruzione e alla formazione professionale,Mimmo Turano– a contrastare quei fenomeni, spesso subdoli e striscianti di sopraffazione fisica e psicologica, proprio mentreil mondo digitale amplifica e inasprisce il fenomeno. Per questo, abbiamo contribuito, anche economicamente, a questo progetto molto articolato e approfondito, del quale la linea d’ascolto, gestita da un ente assolutamente affidabile come Telefono Azzurro, è parte fondamentale”. “Da anni – dice il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per la SiciliaGiuseppe Pierro– ci occupiamo diprevenzionedei fenomeni di bullismo e dicyberbullismonelle scuole e sono tante le azioni intraprese. In particolare, questoprogetto pilotarisponde alla necessità di attivare sempre più iniziative utili a fornire alle istituzioni scolastiche il giusto supporto per affrontare e monitorare problematiche connesse a questi fenomeni, così delicati, e anche alle famiglie affinché, grazie a una corretta alfabetizzazione digitale, possano accompagnare i figli nell’acquisizione di maggiore consapevolezza nell’uso delle nuove tecnologie”. “Siamo felici – spiegaErnesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro – di partecipare a questo progetto che, attraverso la linea di ascolto, ci vede a fianco delle istituzioni per offrire unsupportoe una risposta a chi si trova ad affrontareproblemi legati al bullismo. È proprio attraverso l’ascolto che è possibile intervenire immediatamente con le reti educative e sociali nell’aiuto degli adolescenti”.