Catania, progetto holding unica delle partecipate. Cisl: no a errori del passato

“Sul progetto di“Catania holding”non si torni a commettere gli errori del passato: l’amministrazione comunale prima di assumere ogni decisione passi dalconfronto con le organizzazioni sindacaliche rappresentano le lavoratrici e i lavoratori interessati. È importantegestire attentamente tali transizioni. Per evitare disequilibri nell’applicazione dei contratti collettivi di lavoro tra i dipendenti coinvolti che potrebbero finire per ripercuotersi nella qualità dei servizi prestati ai cittadini”. Lo affermaMaurizio Attanasio,segretario generale dellaCisl di Catania,insieme ai segretari delle Federazioni di categoria della Cisl,Giuseppe Coco(Femca),Mauro Torrisi(Fit) eRita Ponzo(Fisascat), sul progetto annunciato dall’amministrazione comunale di Catania di accorpare le partecipate comunali sotto un’unica società. “Comprendiamo”, aggiunge Attanasio, “come si renda necessario quelprocesso di razionalizzazioneipotizzato dalla passata amministrazione, per contribuire a risanare dal dissesto le casse comunali. Anche se in qualche caso andrebbe reso pubblico l’utile prodottoda qualche società. E in quale parte delbilanciosia stato appostato oppure sia stato impegnato. Ma in processi di tale portata, oltre aicambiamenti organizzativi e ai rischi finanziari,vanno valutati sia l’impatto sui servizi da prestare e le professionalità esistenti, sia se sussistono lecondizioni di economicitànell’’esternalizzare certi servizi”. Secondo il segretario generale della Cisl etnea “emerge, dunque, l’esigenza dieliminare le eventuali disparità tra dipendentidella stessa azienda, cambiamenti nei loro ruoli o il destino delle varie tipologie contrattuali in essere, per evitare incertezza e preoccupazione tra i lavoratori.Non si percorra di nuovo la strada“, ricorda Attanasio, “che portò, solo tre anni fa, allafusione Amt e Sostare.Allora, una platea di oltre 900 dipendenti venne coinvolta in un’operazione senza precedenti. Senza chiarezza sui presupposti con cui era stata pianificata, come sarebbe avvenuta e con quali prospettive”. “Anche la prevista fusione tra Sidra (servizio idrico) e Asec (gas), portata forzatamente davanti al notaio due anni fa”, aggiunge, “é stata trattatasenza tenere conto del confrontocon le organizzazioni sindacali. É stato un bene che il consiglio comunale abbia congelato questa scelta, visti glisviluppi recenti del gestore unico del servizio idrico.Novità che dovrà fare ripensare il progetto. Nella fase di riflessione che pare essere stata avviata”, conclude Attanasio, “ribadiamo la necessità di far partire unconfronto certo e concreto con le organizzazioni.In rappresentanza e per tutelare i lavoratori e i cittadini utenti dei servizi. Confronto al quale la Cisl e le sue federazioni interessate non si sottrarranno. Rendendosi, come sempre, disponibili a portareidee e correttivi nell’interesse dei lavoratorie dei cittadini catanesi”.