Catania, un centro fieristico nella ex Costanzo. “Inaugurazione a settembre”

Una grande novità per il settore delle fiere e degli eventi in Sicilia: un quartiere fieristico di 320 mila metri quadri di cui 120 mila al coperto, e alle porte di Catania. Non si tratta di un annuncio: la struttura è pronta a partire “il primo settembre 2022”, come afferma Davide Lenarduzzi, tra i massimi esperti in Italia nel settore, general manager di Paeda & associati e oggi direttore generale di Sicilia Fiera. Si tratta di un soggetto privato, una Spa, “pronta a diventare riferimento nel settore nell’Isola, e permeabile a nuovi investimenti”, come ha spiegato Lenarduzzi ieri in diretta a FocuSicilia. Inoltre il tutto sorge “senza consumare nuovo suolo”, perché viene tutto dalla ristrutturazione di una grande area industriale da due decenni in disuso, quella della ex Fratelli Costanzo di Misterbianco. L’area, venduta all’asta nel 2019, è oggi di proprietà di Fin Consorzio di Roma, “società che si occupa di tutt’altro, ovvero infrastrutture, reti gas e grandi opere, ma ha dato un forte segnale al territorio dando un nuovo strumento di politica industriale nelle fiere”, spiega Lenarduzzi, ricordando come “una struttura del genere, che quando era attiva ospitava il via vai di un grande numero di mezzi pesanti, era sicuramente molto appetibile per il settore logistica”. Gli immensi spazi che un tempo ospitavano gli uffici e i capannoni del colosso dell’edilizia siciliano, depredati in anni di abbandono, sono però “realizzati con grande qualità costruttiva, e soprattutto sembrano creati apposta per ospitare una fiera. E nella ristrutturazione in corso, che è volta a dare i confort necessari ai visitatori come impianti di raffrescamento e riscaldamento, si è cercato di mantenere chiara l’origine industriale”. Leggi anche –Simulazione medica: riduce il rischio e abbatte i costi. Steps, l’expo itinerante La grande area verrà ristrutturata in più step che dureranno alcuni anni, ma è già pronta una prima grande area al coperto da 15 mila metri quadri, nella quale “tanto per dare una idea, sono state inserite nuove luci a led ma utilizzando i portalampada originali”. Si procederà poi alla ristrutturazione degli altri locali, che oltre a nuovi spazi espositivi e congressuali conterrà anche, “negli edifici con prospetto su Corso Carlo Marx, un albergo e un grande spazio di co-working”, anticipa Lenarduzzi. Operazioni sulle quali non ci sono ancora tempi ben definiti, ma certamente “giorno uno settembre apriremo con gli eventi fieristici, di cui daremo dettagli a breve. Ma abbiamo già in scaletta eventi congressuali che si svolgeranno prima di quella data. E nel frattempo, chi ne ha l’interesse, può venire ogni giorno anche per visitare la struttura”, spiega il manager. Leggi anche –Fiere ed eventi, l’allarme da Catania: “Dimenticati da tutti” Lenarduzzi definisce l’operazione di Sicilia Fiera Spa “permeabile”: l’idea è infatti quella, da privati, di far convergere all’interno tutti gli operatori del settore siciliani,stakeholderche da anni “con grandi sforzi sono riusciti a operare nonostante sia mancato uno spazio adeguato a eventi B2B internazionali. Io direi che finalmente si dona un po’ di normalità al settore in Sicilia”. Un obiettivo che si era posta anche la Camera di Commercio di Catania, i cui progetti di realizzare un centro pubblico, prima al Maas di Bococca e poi nell’area dell’ex mercato ortofrutticolo di San Giuseppe La Rena non sono mai andati in porto. “Abbiamo instaurato da tempo dialoghi con l’amministrazione comunale di Misterbianco, ma anche con la Città Metropolitana e naturalmente con le associazioni di categoria”. L’obiettivo, per un settore “che restituisce al territorio per ogni euro investito dai sette ai nove euro” è quello di creare quel soggetto unico che permetta prima di “ospitare i grandi eventi internazionali, ma poi anche di organizzarli”. Leggi anche –Eventi, l’idea di Spampinato: “Strategia territoriale condivisa” Sicilia Fiera arriva inoltre in un momento particolarmente delicato per il settore: dopo una lunga pandemia e con l’unico riferimento territoriale, Le Ciminiere di viale Africa di proprietà della Città Metropolitana, che resterà chiuso per lavori di adeguamento impianti. Le due strutture non sono però sovrapponibili, soprattutto per la tipologia ben diversa di spazi, e quindi “potranno lavorare in sinergia, con Le Ciminiere che è un salotto in centro città adatto ai congressi. Mentre per le fiere ci vuole oggi la capacità logistica di poter movimentare anche grandi macchinari”. Non solo spazi d altezze adeguate, ma soprattutto la posizione è, secondo Lenarduzzi, quella che farà la differenza. “Per chi partecipa a una grande fiera internazionale venendo in aereo fa poca differenza atterrare in Germania o in Sicilia. La vera differenza la fa la logistica, con un aeroporto internazionale a Catania, e il clima per poter sfruttare anche gli spazi esterni”. La struttura, vicina anche all’uscita autostradale, godrà inoltre di due fermate della metropolitana a pochi passi. E c’è già un accordo con l’ente gestore la Ferrovia Circumetnea, “per denominare la nuova fermata Sicilia Fiera”, conclude Lenarduzzi.