La Cgil Sicilia e il manifesto per giovani siciliani
Unmanifestoche è la richiesta del mondo giovanile e dellaCgil Siciliaalle istituzioni perchè creino le condizioni affinché legiovani sicilianee igiovani sicilianinon siano costretti a emigrare per costruirsi un futuro. Il programma“La nostra vita conta. La nostra terra conta”è stato presentato a Catania durante la visita delsegretario generale della Cgil,Maurizio Landini. In Sicilia l’occupazione giovanileè ferma a poco più dell’11%mentre la quota dei Neet supera il40%. Ecco perchè il sindacato ha realizzato un manifesto in cui vengono evidenziate anche le possibilità diinvestimentoda utilizzare perchè in Sicilia si provi ad invertire iltrend negativodelle condizione giovanile. Il programma“La nostra vita conta. La nostra terra conta”è firmato dalForum dei giovani siciliani, presentato per la prima volta a Catania come sigla. Il Forum raccoglie le associazioni giovanili delcampo progressistache hanno elaborato il piano insieme al sindacato siciliano e resta aperto a nuove adesioni. L’obiettivo citato è “obbligare la politica, chi haleve decisionali, adagire, a cambiare rotta”. “Il manifesto traccia un contesto desolante – ha spiegato CGIL Sicilia – che vede l’occupazione giovanile ferma all’11,4%contro la media nazionale del 19,8%. Trefamiglie sicilianesu 10 sono arischio povertà. La quota deiNeetsupera il40%ed è composto per la maggior parte da donne. Ladispersione scolasticaè pari al27%“. Tra il 2008 e il 2020 il rapporto traspesaestudentiha visto la riduzione del21,9%, con la diminuzione di mezzo punto del Pil. “Il paese in pratica non investe sull’istruzione nelMezzogiorno” si legge in “La nostra vita conta. La nostra terra conta”. Solo il10%dellascuola primariaha il tempo pieno e1.443 edifici scolasticihannobarriere architettoniche. Nelle università mancanoauleelaboratori, leresidenzeuniversitarie pubbliche sono poche e poche le risorse destinate a queste e anche alleborse di studioche non vengono garantite a chi ne ha diritto.16.042sono gli studenti risultati idonei ma non assegnatari percarenza di risorse. Il manifesto rileva come gli investimenti per lepolitiche giovanilisiano progressivamente diminuiti e programmi europei come Garanzia giovani non abbiano avuto ricadute significative. Nel manifesto“La nostra vita conta. La nostra terra conta”vengono anche segnalate lecriticitàdi un “mercato del lavoro immobile“, del sistema sanitario, di unsistema infrastrutturalecarente che “non favorisce la connettività” né lamobilità. “Persino sostenere un esame all’università più vicina è un’impresa ardua”, dice il documento che sottolinea che “tutto questo non è sostenibile”. Da qui una serie dirichiesteche riguardano ildiritto allo studio, ildiritto alla salute, ildiritto al lavoro dignitoso, stabile,non precarioenon povero. Ma anche i diritti alla protezione e salvaguardia ambientale e alle infrastrutture e mobilità. Le giovani e i giovani siciliani chiedono insomma attenzione, di essere protagonisti, quindi che “la situazione cambi per potere anche contribuire alo sviluppo della Sicilia”.