Legalità e qualità del lavoro facce della stessa medaglia. Cgil Sicilia a Cinisi
A pochi giorni dal46° anniversario dalla morte di Peppino Impastatoe ad appena 24 ore la strage diCasteldaccia, il segretario regionale dellaCgil SiciliaAlfio Massimoha ricordato daCinisi, nel palermitano, che “lalegalitàe laqualità del lavorosono due facce della stessa medaglia”. Mannino è intervenuto alla prima delletre giornatedi“Le radici del sindacato”. Appuntamento dedicato alla memoria di Peppino Impastato, ucciso dalla mafia il 9 maggio 1978.Lotta alla mafiae al malaffare, che nelmondo del lavoroè rappresentato dasubappaltielavoro precario, creano entrambi rischio e insicurezza nella società. Il segretario generale dellaCgil Siciliaha legato insieme il tema dellalotta mafiaa l’urgenza dellasicurezza nel lavoro. “Non c’è qualità del lavoro, non c’è sicurezza se ci sono mafia, corruzione, malaffare, se si alimenta unacatena di appaltie subappalti che determinaprecarietàemancanza di controllosull’applicazione delle leggi sul lavoro e sulla sicurezza” ha spiegato Alfio Mannino.“Pace, lavoro, lotte”è il titolo dell’iniziativa che ha affrontato itemi della legalità, dellagiustizia sociale,dell’accoglienza dei migranti. Tutti argomenti collegati alla necessità dicontrastare la mafiae difendere laqualità della lavoro. Anche dalla precarietà e nel rispetto dei diritti umani. “La nostra battaglia contro la precarietà e per idiritti sul lavorosi accompagna di pari passo a quella contro la mafia. È fondamentalesottrarre i lavoratori, e tra questi pure imigranti, al giogo dellosfruttamentoe dell’illegalità, della sottomissione a poteri criminali” ha evidenziato il segretario della Cgil Sicilia “La battaglia contro la mafia e quella per laqualitàedignità del lavorodevono diventaregrandi battaglie di popolo, altrimenti si è destinati aperdere la partita” ha dichiarato il segretario generale Alfio Massino da Cinisi, intervenendo poi, apertamente contro ilgoverno Meloni. Secondo il segretario regionale Cgil Sicilia l’esecutivo starebbeindebolendo la lotta alla mafiaattraverso leriformeche interessano la giustizia. “Il governo sta cercando di indebolire la lotta alla mafia come dimostrano le incursioni sul terrenodell’indipendenza della magistratura, delleintercettazioni, del416 bis. La modifica del codice degli appalti apre alleinfiltrazioni mafiose, in un momento in cui la mafia è forte economicamente per itraffici di drogae può penetrare ancora di più nell’economica grazie anche a compiacenze,collusioni di amministratorie funzionari pubblici. Per questo, soprattutto dalla Sicilia, dobbiamo tenere la barra dritta e contrastare tutti questi tentativi di arretramento”.