Decontribuzione Sud, Cgil Sicilia contro lo stop: Governo azzoppa il Mezzogiorno

“Con lo stop alla‘decontribuzione sud’,gli sgravi fiscali alle imprese meridionali, si ripete uno schema già noto: ilgoverno Meloniche azzoppa ilMezzogiornocon il rischio concreto di una severa crisi produttiva e occupazionale e ilgoverno Schifaniche tace”: lo dice il segretario generale dellaCgil Sicilia,Alfio Mannino, a proposito dell’annuncio del governo della fine con giugno degli sgravi per il sud, pensati per sostenere il rilancio produttivo e occupazionale del Mezzogiorno. “Il disegno dovrebbe ormai essere chiaro a tutti, losviluppo del sud non interessa a un esecutivoche risponde ad altri blocchi sociali in altre aree del Paese, mentre in Sicilia chi governa pensa solo ai propri posizionamenti politiciincurante dei danniche questi producono”. “Dicano almeno e subito con quale altravalida misura per lo sviluppo produttivodel Mezzogiorno si intendesostituire la decontribuzione“, afferma Mannino, “non siamo particolarmente affezionati a queste formule”, rileva, “ma non possiamo neanche consentire una scure che si abbatte in continuazione sulla nostra regione con prevedibili effetti disastrosi”. “Lafiscalità di vantaggio,insieme ad altre misure”, osserva Mannino, “rientravano in una logica di un piano di sviluppo articolato per step e accompagnato da investimenti. Ora invece il governo taglia gli investimenti e li dirotta altrove, come già accaduto con lerisorse del Pnrr, del Fondo sociale europeo e col Fondo di perequazione.Da un lato”, sottolinea Mannino, “si vuole sganciare il sud con l’autonomia differenziata, dall’altro accentrare poteri con la Zes unica“. “È come se il governo Meloni puntasse a fare della Siciliauna sorta di protettorato“, sottolinea il segretario, “elargendo ogni tanto qualche mancia, sfruttandone le risorse, tenendolo incondizione di sottosviluppo come serbatoio di voti,tanto chi governa in sede regionale è paradossalmente e tragicamente d’accordo. Io penso che il tempo di un agire”, conclude Mannino, “di opporsi, di sviluppare unmovimento di massa contro lo scempio del Mezzogiornosia arrivato”.