Energia, Fiom Cgil chiede incontro alla Regione sul futuro dell’industria

LaFiom Cgil Siciliainsieme allesegreterie Fiom di Siracusa, Messina, Ragusa e Caltanissetta, ha chiesto unincontro agli assessori regionali alle attività produttive e all’Energiasul futuro dell’industria in Sicilia. “Occorre definire in tempi rapidi – scrivono Francesco Foti, Antonio Recano, Daniele David, Gabriele Celeghin e Orazio Gauci- una programmazione degli investimenti e dei percorsi di riconversione produttiva, valorizzando quei punti di forza,a partire dalla collocazione della Sicilia al centro del Mediterraneo– che hanno già rappresentato un valore aggiunto nella logistica dell’approvvigionamento del greggio”. Gliesponenti della Fiomsottolineano che “occorre far sì che le inevitabili trasformazioni produttive rese urgenti dalcambiamento climatico, che coinvolgeranno direttamente il settore energetico e la raffinazione,non abbiano ricadute drammatichesotto i profili economico e sociale. La transizione energetica, insomma- aggiungono- non deve assumere il volto della desertificazione produttiva e della disoccupazione di massa”. I rappresentanti deimetalmeccanicirilevano lepreoccupazioni espresse anche dalla Commissione europeasulle possibili drammatiche ripercussioni della transizione sul mercato del lavoro. E sottolineano che “rispetto alle raffinerie situate nel Nord e Centro Europa, in Sicilia la diversificazione della materia prima è stata garantita a costi di trasporto relativamente contenuti grazie alle numerose rotte che transitano, appunto, nelMare Nostrum(con provenienza da Medio Oriente, Nord Africa, Mar Nero). In un quadro così ricco di contraddizioni, un confronto autentico tra i soggetti interessati- ribadiscono- è assolutamente necessario”.