Filiere produttive, in Sicilia primeggiano agroalimentare, edilizia e trasporti

Agroalimentare, edilizia e mezzi di trasporto su gomma. Sono ancora queste le filiere produttive “pilastro” dell’economia italiana secondo i dati delcensimento permanente delle imprese diffusi da Istat. I dati,aggiornati al 2022, contano solo le imprese conalmeno 3 addetti che dichiarano di partecipare aciascuna delle 28 filiere selezionate da Istat, e mostrano una tendenza che è valida anche per tutto il Mezzogiorno e la Sicilia. Secondo i dati del censimento, al Sud gli addetti dell’agroalimentare complessivi, ovvero quelli divisi per isettori “industria in senso stretto”, “commercio”, “costruzioni” e “altri servizi” sono 538 mila, un quinto del totale dell’intera economia delle filiere produttive del Mezzogiorno che al 2022 contava pocomeno di due milioni e 503 mila addetti. Leggi anche –Imprese, i ricavi delle top 500 siciliane. Petrolchimico e Gdo i settori più ricchi InSiciliale proporzioni sono simili: lafiliera agroalimentaresomma un totale di poco meno di113 mila addetti, poco più di un quinto del totale di 497 milaper un valore aggiunto di 2,9 miliardi di euro. A livello di imprese, l’agroalimentare in Siciliane conta 14.438 su 60.902. Allargando l’orizzonte atutto il Meridione, leimprese della sola filiera agroalimentaresopravanzano in numero il totale siciliano, arrivando a63.674 su un totale di poco più di 279 mila, e un valore aggiunto di 17,3 miliardi di euro. Alivello italiano sono invece oltre 187 mila le imprese della filiera su 1.021.618. Gli addetti della filiera agroalimentare in Italia sono invece2 milioni 694 milasu un totale di 13 milioni e 160 mila, per un valore aggiunto di poco meno di 131 miliardi di euro. Leggi anche –La top 10 delle grandi imprese in Sicilia: la raffineria Sonatrach supera Isab Laseconda filierapiù partecipata dalle imprese in Italia è quella dell’edilizia. Questa, in Sicilia, assorbe oltre73 mila addetti su un totale di 9.968 impresecon un valore aggiunto di poco più di 3 miliardi di euro. Nel Mezzogiorno gli addetti sfiorano quota379 mila su 48.819 imprese(valore aggiunto di 17,2 miliardi), mentre a livello italiano la quota di addetti sale aun milione e 755 mila per poco meno di 166 mila impresee un valore aggiunto di 62,2 miliardi. Numeri simili, almeno per quanto riguarda gli addetti, a quelli della filiera “trasporto su gomma”, come impiegain Italia oltre un milione e 700 mila addetti per 102 mila imprese, per un valore aggiunto che sale però a66 miliardi di euro. Nel Mezzogiorno gli addetti ai mezzi di trasporto su gomma sono invece 298 mila (su poco già di 29 mila imprese, valore aggiunto di 8,1 miliardi di euro). In Sicilia gli addetti sono 61.691 per 6.766 imprese impiegate nella filiera del trasporto su gomma e valore aggiunto a quota 2,8 miliardi di euro. Leggi anche –Sicilia, la (s)Fortune 500: tanti supermercati, poche industrie E nel resto d’Italia? AlCentroagroalimentare, edilizia e mezzi di trasporto su gomma restano le tre “filiere produttive” principaliper le imprese censite, con rispettivamente615 mila, 423 mila e 299 mila addettisu un totale di 2,7 milioni. La situazione cambia invece al Nord. NelNord-Ovestl’agroalimentare resta la filiera produttiva principaleper numero di addetti, oltre 817 mila, seguita però dai mezzi di trasporto su gomma che impiegano poco meno di 744 mila lavoratori. L’edilizia raggiunge invece quota 561 mila addetti su un totale di 4 milioni e 784 mila. Il valore aggiunto nelle tre filiere produttive principali nel Nord-Ovest è rispettivamente di 49,98, 54,2 e 44,8 miliardi di euro. Nel Nord-Est si confermano agroalimentare ed edilizia come prime due “filiere produttive” (rispettivamente 808 mila e 516 mila addetti con 44,6 e 33,8 miliardi di euro), ma Turismo e tempo libero con 400 mila addetti sopravanza il trasporto su gomma che arriva a 397 mila addetti su un totale di 3 milioni e 173 mila. A livello di valore aggiunto il trasporto su gomma vale 27,8 miliardi di valore aggiunto contro 14,4 miliardi di euro del turismo.