Le imprese siciliane “convertite” alle mascherine

Otto aziende del distretto meccatronica hanno convertito filiera e impianti per fornire dispositivi medicali. La priorità saranno gli ospedali. Una filiera siciliana per produrre
mascherine e disinfettanti contro il Covid-19. Prodotti da destinare,
prima di tutto, ai medici e agli operatori sanitari saranno
realizzati da otto aziende del distretto meccatronica e messe a
disposizione della Protezione Civile, seguendo le schede tecniche dei
prototipi trasmesse dal presidente del distretto, Antonello Mineo, su
indicazione dell’assessore regionale alle Attività produttive
Mimmo Turano. La macchina organizzativa e produttiva
è stata messa in piedi in sole 48 ore, durante le quali sono stati
prodotti i campioni e le schede tecniche, in attesa dell’approvazione
da parte della Protezione Civile. La filiera del distretto è pronta
a realizzare igienizzanti per le mani in due-tre giorni, con uno
stock di 230 mila flaconi da 80 ml; mille mascherine filtranti in
cotone Tnt al giorno, con l’obiettivo però di arrivare a regime a 10
mila; 600 maschere protettive in 3D a settimana, per poi accelerare a
1.500. “È una presa di coscienza da parte di imprenditori che non
vogliono speculare sui cittadini”, spiega Mineo. “Il nostro
distretto haottenuto
il rinnovo di riconoscimento da parte della Regionein piena
emergenza, un segnale che si sarebbe potuto contare su di noi”.
Tante sono le richieste arrivate, soprattutto da privati. Ma la
volontà è di dare precedenza al sistema sanitario siciliano,
evitando l’impennata dei prezzi. Rica è un’azienda familiare di produzione di cosmetici per uso professionale, con oltre 25 anni di storia e un fatturato, aggiornato al 2018, ,di circa 7 milioni di euro. L’azienda ha risposto presente all’appello di Mineo e realizzerà una linea completa igienizzanti (dal gel mani a spray per disinfettare le superfici). Come racconta Giuseppe Antolino, responsabile operazioni del gruppo Rica, sono state selezionate alcune delle linee produttive su cui lavoreranno, a turni continuativi, da 12 a 24 persone, per fornire in tempi brevi ingenti quantità di prodotto e distribuirli, dapprima attraverso la rete della Protezione Civile e a seguire attraverso altri operatori pubblici e privati. Uno dei partner per l’approvvigionamento dell’alcol denaturato sarà la distilleria Bertolino di Partinico. Ma sono in via di definizione altre collaborazioni. Ogni giorno arrivano richieste da centinaia di privati (distributori, farmacie, ferramenta, alimentari) ma al momento la priorità è fornire il prodotto agli enti pubblici e ospedalieri. “Tenendo in considerazione la nostra elevata potenzialità produttiva, se la filiera riuscirà a fornirci quanto necessario (dalle materie prime al packaging) potremo soddisfare le richieste di tutti in tempi ragionevoli”. Leggianche–Sanità, assunzioni e requisizioni: cosa prevede il decreto Non solo il distretto Meccatronica. Anche altre aziende siciliane hanno ricalibrato la propria produzione per fare fronte all’emergenza. È il caso, ad esempio, della Ditta Trovato, storica azienda di produzione materassi e tappezzeria, con sede a Giarre. Adesso produce mascherine. “Approfittando anche dello stop forzato della produzione di materassi, abbiamo deciso di fare la nostra parte offrendo un servizio che si sta dimostrando carente”, spiega il titolare dell’impresa Roberto Cavallaro. Le richieste sono tante. Fino ad ora sono state realizzate circa mille mascherine in tessuto lavabili, prodotte anche con l’aiuto di altre aziende che forniscono i materiali. “Produrremo fino a quando avremo le forze e le risorse necessarie”.