Geotermia, fondi da Ue e Regione per Panarea. A Malfa living lab di case green

LaCommissione europeaha approvato lo schema di aiuti da35,3 miliardi di europredisposto dal governo italiano per sostenere l’incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili,una parte delle quali arriveranno alleIsole Eolie, anche a Panarea.L’Ue darà priorità, nei bandi di gara, alle tecnologie cosiddette “non ancora mature” (compresa la geotermia e l’eolico offshore), attraverso larealizzazione di nuove centraliper un totale di 4,6 Gigawatt di nuova capacità installata. La misura sarà in vigore per quattro anni. Contemporaneamente, l’Ingv,grazie ad un finanziamento del dipartimento regionale Energia, sta aggiornando, con il progetto “Irgie”, la mappatura delle fonti geotermiche presenti attorno alleIsole minori siciliane.Lavoro che è già a buon punto, come è stato riferito oggi daFabio Di Felicedell’Ingv nella seconda giornata dei “Green Salina Energy Days”. L’evento è organizzato dall’associazione “Isole sostenibili” con il sostegno anche di Ance Sicilia. Nel corso dell’iniziativa è stato presentato il video promozionale“L’energia nella bellezza. Itinerario nel territorio eoliano alla scoperta dell’energia”realizzato dagli studenti dell’istituto“Isa Conti Eller Vainicher” di Lipari,impegnati sul fronte della transizione nell’arcipelago. “Sperimentare con successo nuove tecnologie e nuove soluzioni applicative per sviluppare la diffusione delle rinnovabili in una terra complessa, difficile e piena di ostacoli naturali come quella delle Eolie può sicuramentecontribuire a rendere più facile e agevole la transizione energeticaaltrove, dalle isole maggiori ai Continenti”, ha detto uno studente. In proposito, un nuovo impulso alla ricerca di tecnologie innovative nel settore delle fonti rinnovabili viene dallageotermia offshore,che alle Eolie offre innumerevoli occasioni di ricerca e sperimentazione. Proprio in questi giorni si staconcretizzando l’arrivo da Ue e Regionedi fondi per lo sviluppo della geotermia offshore nell’arcipelago delle Eolie e nel Tirreno meridionale. Il passo successivo sarà rappresentato dalla realizzazione di un“pozzo geotermico”sperimentale sui fondali al largo di Panarea, che consentirebbe di alimentare la centrale elettrica dell’isola. Nonché ilmini-dissalatoreche sarà costruito con i fondi della misura “Isole Verdi” del “Pnrr”. Ed è proprio nel riutilizzo di residui di spesa di questa misura che ilministero dell’Ambiente e della Sicurezza energeticae il Dipartimento regionale Energia stanno verificando la possibilità di reperire le risorse necessarie. Queste ultime sono valutate in circa 200 mila euro, per costruire il pozzo geotermico sperimentale. Novità anche sul fronte della direttiva europea “Case green”. Ai“Green Salina Energy Days”è nata l’idea di istituire, su iniziativa del Comune di Malfa, un “living lab” e un “Energy center” che forniscanoassistenza tecnica ai professionistie alle imprese locali. Oltre a formare i giovani e trasferire loro competenze, per realizzare progetti pilota di efficientamento energetico di edifici. L’iniziativa sarà curata dall’associazione“Isole sostenibili”,ha spiegato il vicepresidente Francesco Cappello, con il supporto tecnico di associazioni di categoria, qualiAnce SiciliaeCna.Il direttore di Ance Sicilia,Giuseppe La Rosa,ha spiegato che “le Eolie, grazie all’impiego di materiali naturali come la pomice e la pietra lavica e le tradizionali tecniche costruttive del luogo, si trovano in una condizione dipartenza favorevole per raggiungere prima di altre aree i requisiti europei di efficienza energeticae di benessere abitativo. Ance Sicilia vede con favore l’attuazione nell’arcipelago della direttiva europea ‘Case Green’. In quanto persegue la tutela dell’ambiente e l’abbattimento dei consumi energetici e, quindi, delcosto delle bollette dei cittadini.Le isole sono la migliore base di partenza per progetti pilota che mettano insieme varie tecnologie, dai materiali naturali al biogas. Per favorire questo processo, nellafase attuativa della direttiva Ue,il governo nazionale dovrebbe prevedere una misura specifica per le isole minori. Così come è stato fatto nel ‘Pnrr’ con lamisura ‘Isole Verdi’”. E Mario Ventimiglia, consulente della Cna, ha sottolineato che “gli edifici sono come pazienti,non esistono diagnosi e soluzioni tecniche uguali per tutti.La direttiva Ue può essere applicata perfettamente alle Eolie, dove l’impiego di materiali naturali fa parte della cultura. Non solo delle imprese e dei lavoratori, ma anche degli abitanti. Dunque, qui sarà più facileraggiungere ottimi risultati”.