Hub vaccinali, oggi la chiusura. A Catania 840 mila dosi nelle sei sedi

Sono state somministrare oltre 840 mila dosi nei sei hub della provincia di Catania, e precisamente 350 mila nel capoluogo, 161 mila ad Acireale, 142.500 a Sant’Agata Li Battiati, 81 mila a Caltagirone, 74 mila a Misterbianco e 35 mila a Bronte. Oggi la chiusura di tutti gli hub, da martedì 19 aprile le somministrazioni verranno effettuate in ambulatori dell’Asp collocati nei distretti territoriali, negli studi dei medici di medicina generale, nelle farmacie che hanno dato disponibilità e negli ospedali (Garibaldi Nesima per donne in gravidanza e in allattamento e Cannizzaro per fragili e allergici). Punto vaccinale aperto resta infine quello via Pasubio 19 a Catania. Nella provincia etnea la copertura è del 66 per cento fascia 12-19, dell’87 nella fascia 20-29, dell’84 per cento in quella 30-39 e 40-49, del 90 per cento nella fascia 50-59, del 95 per cento nella fascia 60-69, del 96 nella fascia 70-79 e del 98 per cento per gli over 80. sommando le .                     ̀        , oltre alle le vaccinazioni fatte dai medici di medicina generale e dalle farmacie,          milioni mila  . “Il lavoro di squadra – ricorda il commissario emergenza covid, Pino Liberti – è stato fondamentale e il mio ringraziamento, e quello del presidente della regione, Nello Musumeci, dell’assessore della Salute, Ruggero Razza, e del management dell’Asp va a tutti quelli che hanno lavorato e che ci hanno consentito di gestire al meglio l’emergenza, superare i momenti di difficoltà e contribuire in modo significativo alla campagna vaccinale. Il peggio sembra essere passato, ma dobbiamo continuare a restare vigili. Le notizie che arrivano dalla Cina, dove tutto è cominciato, purtroppo, non sono confortanti. E i numeri dei contagi nella nostra provincia ci dicono chiaramente che l’emergenza non è ancora finita. Ma oggi, rispetto ad un anno fa abbiamo un grande vantaggio: l’alta percentuale di vaccinati. E questo ci fa stare moderatamente tranquilli”. “Le professionalità e l’esperienza maturata – conclude Liberti – non vanno disperse. Dobbiamo, peraltro, essere preparati per affrontare altre emergenze, ma anche per proseguire il tracciamento(nella nostra provincia vi sono ancora 1000 positivi al giorno) e completare la campagna vaccinale con terze e quarte dosi”.