Immigrazione, Sicilia sarà parte civile nei processi contro tratta e caporalato

LaRegione sicilianaintende costituirsiparte civile nei processiche riguardanola tratta di esseri umani e il caporalato. Lo ha annunciato stamattinal’assessore alle Politiche sociali Nuccia Albanoin apertura della secondaconferenza regionale sul fenomeno migratoriopromossa dall’assessorato e organizzata nell’aula magna del dipartimento di Architettura dell’università di Palermo. Nel corso dell’incontro è stato anche presentato il percorso che ha portato alla redazione dellaproposta del Piano triennale per l’accoglienza e l’inclusione 2024-2026. Il documento, predisposto dal dipartimento delle Politiche sociali, andrà poi all’esame della giunta regionale dopo il parere delle commissioni dell’Ars competenti. Leggi anche –Migranti, gli sbarchi sono ancora quasi tutti in Sicilia. Nonostante i decreti “Nei prossimi giorni – ha annunciato l’assessore Albano – proporrò alla giunta di adottare unadelibera affinché la Regione si costituisca automaticamente parte civilein tutti i processi che riguardano la tratta di esseri umani e il caporalato. Il governo Schifani continua a impegnarsi pertutelare quei migranti arrivati in Sicilia in cerca di lavoroe di un futuro migliore ma che vengono sfruttati. I dati finali illustrati oggi testimoniano come questo lavoro si concretizzi in diverse progettualità, coinvolgendo tutti gli attori del sistema, gli enti locali, il terzo settore e le parti sociali. Anche attraverso questa sinergia, sono stati raggiunti gli importanti obiettivi che ci eravamo prefissati”. Leggi anche –Rifugiati, nel 2023 in Italia numeri in forte crescita ma non è una “invasione” Durante i lavori della conferenza sono state illustratele azioni attivatesul territorio dall’assessorato. La Regione ha operato sul fenomeno migratorioin diversi ambitid’intervento attraverso progettualità a valere sui finanziamentiAmif(Asylum, migration and integration fund),Fami(Fondo asilo migrazione e integrazione) ePon Inclusione, con i quali sono stati sperimentati nuovi servizi e interventi in favore dellepersone provenienti da Paesi stranieri in attuazione della legge regionale per l’accoglienza e l’inclusione. Nel corso di quest’anno, la Regione ha inoltre avviato l’Osservatorio sul fenomeno migratorio, istituito con l’obiettivo di analizzarne l’andamento e valutare iniziative di inclusione. Per ottimizzare la propria azione, l’organismo si è strutturato in gruppi di lavoro individuando specifici ambiti di intervento. È stato reso operativo, inoltre,l’Elenco regionale dei mediatori culturaliche rappresenta l’unico strumento pubblico di tale tipologia in Italia ed è stato utilizzato per individuare i soggetti a supporto delle attività. La seconda conferenza è stata anche l’occasione perascoltare le testimonianze dei beneficiari degli interventi nel campodelle politiche del lavoro, della lotta al caporalato, della tratta, dell’inclusione socio-economica e della formazione civico linguistica e per illustrare l’iter che ha portato alla proposta del Piano triennale. Ilprogetto, per la prima volta, è statoredatto partendo dai bisogni del territorio, istituendo tavoli di lavoro che hanno fatto emergere specifiche esigenze. Questo primo documento è stato poi sottoposto alla consultazione popolare attraverso un questionario online. Il lavoro è stato nuovamente rivisto e, adesso, proseguirà l’iter per la definitiva approvazione.