Gli imprenditori immigrati in Sicilia sono più poveri. Come i siciliani
LaSiciliaè l’ottava regione italiana per numero diimprenditori migranti. Sono quasi31 mila, ma l’isola sembra beneficiare poco del loro lavoro sia in termini di presenzaneltessuto economico, che perredditi chiaratiecontributiversati nelle casse regionali. Eppure l’imprenditoria immigratarappresenta uno deifenomeni economici più interessantilegata alla presenza distranieriin Italia, scrive ilRapporto annuale sull’economia dell’immigrazioneprodotto dallaFondazione Leone Moressa. I capo azienda nati all’estero hanno garantito nel 2022 il9 per centro del Pil nazionale. L’Italia ha ottenuto154 miliardi di eurodi pil chiamato specificatamente“pil dell’immigrazione”. Un contributo che in Sicilia resta potenzialmenteinespressoperchè questa classe imprenditoriale ha prodottoredditi bassi, esattamente per poco più di11 mila euro l’anno, ma la realtà è che non va meglio ai a meglio neppure ai siciliani. Gli imprenditori locali, seppure più ricchi, si fermano a18 mila euro l’annocioè complessivamente appena300 euromeno rispetto un imprenditore straniero attivo inLombardia.Cina,Romania,Marocco,Albaniasono le nazionalità più attive in Italia,Ecuador,Russia,Turchia,Serbia e Montenegroquelle che contano meno imprenditori. Fare impresa in Sicilia resta unrebusper qualsiasi imprenditore. Leggi anche –Neet, un dramma siciliano. “Peggio solo Mayotte, in Africa” La particolarità dell’ottavo posto siciliano è dato dallagrande distanzatra il numero diimprenditori immigrati attivinell’Isola e quello dei presenti nelle regioniTop Tencensite dal Rapporto. Ad esempio con laCampania, settima per presenza di imprenditori immigrati, la Sicilia sconta una differenza in negativo di22 mila imprenditori. Abissale la differenza tra la Sicilia e laLombardia, dove i capo azienda stranieri sono132 mila in più. Importante anche la differenza dal Lazio, seconda con quasi85 mila imprenditoriimmigrati, che equivalgono a54 mila abitanti stranieri in più in grado di fare impresa. La Lombardia è appunto la regione che conta il maggior numero di immigranti residenti diventati capo azienda, che rappresentano il21 per centodi tutte le presenza in Italia e in aumento di quasi il45 per cento negli ultimi dodici anni. Segue ilLaziocon una percentuale d’incidenza territoriale dell’11,2 per cento, in crescita del50 per centonegli ultimi dodici anni. Il terzo numero più alto è quello registrato inEmilia-Romagna, dove gli immigrati imprenditori sono oltre72 milioni, il9,5 per centoin Italia e in crescita del40 per centonel lungo periodo dal 2010 al 2022. Gli imprenditori stranieri presenti inSiciliasono invece il6,2 per centodel totale italiano, con un aumento decennale contenuto al28,8 per centoin oltre dieci anni. Leggi anche –Un’impresa, fino a 21 Enti di controllo: così la burocrazia “stritola” gli artigiani Osservando ancora i dati regionali prodotti dalRapporto annuale sull’economia dell’immigrazione, oltre la metà dei contribuenti nati all’estero si concentra sostanzialmente nellecinque regionigià citate: Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Lazio e Piemonte. Questi territoribeneficiano di piùanchelivello fiscaledella presenza di immigrati. Al contrario l’ottavo numero più alto di imprenditori stranieri attivi sul territorio, non rappresenta una garanzia per la Sicilia di profitto in termini dicontribuzioneevolume di redditi. I contribuenti nati all’estero chepagano le tasse in Siciliasono156.662, con un3,6 per cento di incidenza in regionee il5,4 per centoin Italia. Al contrario i contribuenti in Lombardia sono922.581con un buon21 per cento di distribuzione nella regionee oltre il12 per cento in Italia.Veneto,Emilia-RomagnaeLaziosuperano i400 mila contribuenti, con un incidenza maggiore al10 per cento. Mediamente, scrive il rapporto della fondazione Leone Moressa, i contribuenti immigrati rappresentano il10,4 per cento del totaleitaliano, laSiciliaquindi è sotto la media di oltre il6 per cento. Leggi anche –Imprese: a Sud innovative e in crescita, ma piccole e pagano più tasse del… Gli imprenditori immigrati hanno prodotto in Sicilia1.7 milioni di eurodi volume di redditi nel 2022. Contro però i15.7 milionidella “solita”Lombardia. Quest’ultimo dato si conferma nuovamente migliore in Italia e stacca di oltre8 milioni di euroquello delVenetoe di quasi10 milioni di euroil volume di redditi dichiarati dagli imprenditori stranieri delLazio. Stando ai numeri diffusi dalla Fondazione Leone Moressa,neppure gli imprenditori stranieri riescono a fare redditi importanti in Sicilia e guadagnano certamente meno dei siciliani. Un imprenditore straniero guadagna6.570 euro menorispetto un imprenditore siciliano,16.420 mila euro menodi uno dellaLombardiae9.800 euro menouno del Veneto. A loro volta sono gli stessi siciliani, però, a guadagnare meno dei colleghi diLombardia,Veneto,Emilia-Romagna: in sequenza9.850 euromeno,8.150 euromeno,6.660 euromeno. Anche il paragone con unimprenditore straniero attivo in Lombardiarende impietoso il confronto: l’imprenditore siciliano guadagna un reddito superiore di sole300 eurorispetto un collega straniero attivo nella regione più ricca d’Italia.