Abbiamo trovato Atlantide: la città perduta di Platone sarebbe molto vicina a noi | Gli archeologi parlano di “prove evidenti”

Fondali colonne (Pexels)-focusicilia.it

Fondali colonne (Pexels)-focusicilia.it

Il mito della città perduta oltre le Colonne d’Ercole, potrebbe essere molto più vicina di quanto l’umanità abbia mai immaginato.

Ci sono desideri che hanno tenuto, da secoli, gli uomini legati. La voglia di scoprire cosa ci fosse al di là dei confini che loro stessi avevano creato.

Come la città perduta oltre le Colonne D’Ercole citata dal filosofo Platone, un mito che si è tramandato nella curiosità di domandarsi se davvero essa è mai esistita.

Eppure quella che da secoli gli uomini bramano e di cui vanno disperatamente alla ricerca, Atlantide, potrebbe essere più vicina di quanto abbiano mai potuto immaginare.

Non è un’invenzione ma quelle che vengono definite come “prove evidenti” frutto di approfondite ricerche scientifiche. A dirlo sono gli stessi ricercatori e archeologi che ne sono protagonisti.

Atlantide: è più vicina di quanto si potesse immaginare

Durante un’esplorazione dei fondali marini al largo delle Isole Canarie, precisamente intorno a Lanzarote, a una profondità di qualche chilometro, Luis Somoza, come riportato dalla rivista scientifica Focus, avrebbe scoperto almeno tre isole sottomarine di origine vulcanica.

Un lavoro di ricerca, risalente allo scorso luglio, condotto grazie ai ROV, veicoli sottomarini controllati da remoto, che ha condotto alla sorprendente scoperta subito comunicata ufficialmente sul sito web del Consiglio Superiore delle Ricerche Scientifiche, CSIC, che altro non è che l’equivalente spagnolo del CNR italiano.

Lava del vulcano (Pexels)-focusicilia.it
Lava del vulcano (Pexels)-focusicilia.it

Le “prove evidenti” che l’umanità attendeva da secoli

È solo un caso che il progetto di ricerca porti proprio il nome di Atlantis, senza neppure volerlo, visto che l’intento era quello di mappare l’attività vulcanica e idrotermale sottomarina. Ma l’immersione ha condotto alla scoperta di questa montagna sottomarina, di grandi dimensioni, con un diametro di 50 km, sulla cui sommità ci sarebbero questi tre vulcani inattivi, denominata Los Atlantes.

Essa, secondo i ricercatori, milioni e milioni di anni fa, poteva essere proprio un arcipelago di tre isole vulcaniche, che a causa di tale attività ricoprirono di lava quella che è stata ribattezzata Los Atlantes. Se la ricerca riuscirà a delineare un’età precisa per questa scoperta, davvero queste isole potrebbero essere quel posto che l’umanità ha sempre desiderato scoprire.