“Acceso” confronto sul Dl Assenza. Legambiente Sicilia: “Stop alla sanatoria”

Legambiente Siciliaha organizzato un confronto a Palermo sulla nuovasanatoriain discussione a Palermo. “Il consumo di suolo- hadichiarato il presidente di Legambiente SiciliaTommaso Castronovo,–ha sottratto in Italia nel 2022 oltre 77 km2 di terreno alle sue funzioni naturali, con un incremento del 10 per cento rispetto al 2021 (Istat). In Sicilia l’avanzata delcemento legalee soprattuttoillegalene ha sottratti altri608 ettari, (+200 rispetto al 2021) (datiIspraeArpa Sicilia). “Si costruisce dappertutto e soprattutto dove non si può” ha detto Legambiente “nelle aeree protette, nelle aeree a pericolosità idraulica e geomorfologica”. La Sicilia è laterza regione perreati accertati nelciclo del cementoillegale (1077 nel 2022-rapporto Ecomafia). In base alle stime condivise da Legambiente, negli ultimi35 anniquasi il9 per centodellacostaè statocancellato dal cementononostante la presenza divincoli paesaggistie di inedificabilità assoluta. “Nonostante questo quadro, molto preoccupante e desolante, viene proposta, nell’ambito deldisegno di legge di riforma urbanisticaed edilizia prossimamente in discussione all’assemblea regionale siciliana, unasanatoriatombale per le case realizzate tra il 1976 e il 1983 entro i150 metri della battigiain zona diinedificabilità assolutae altri interventi percondonarealtri piccoli e grandi abusi in zone agricole e non solo” ha ricordato Castronovo, considerando l’intervento “un enorme passo indietro e un’altra occasione mancata”. Legambiente ha chiesto ai parlamentari diestrapolare dal DL 499, laproposta di sanatoriacostiera (emendamento Assenza), anche alla luce della circostanza che il CGA sta già chiedendo allaCorte Costituzionaledi esprimersi sulla medesima questione che quell’emendamento affronta. Anche per evitare che, per laquarta volta negli ultimi cinque anni, la Sicilia possa subire un’ulteriorebocciature per incostituzionalitàdi norme approvate dall’Ars. E, al contrario, ha auspicato che quella norma possa servire per migliorare la legge urbanistica regionale puntando su tre obiettivi essenziali. Il primo, ilbloccodi qualsiasi variante urbanistica. “Se non s’inverte la logica che ha pervaso l’urbanistica italiana negli ultimi cinque decenni – ha spiegato Castronovo – non c’è norma urbanistica che possa incentivare la pianificazione del territorio”. Il secondo obiettivo, favorire lacostruzione di politicheconcrete che sostituiscano l’espansione con larigenerazione urbana, adattando le città alle nuovecondizioni climatichee agli aumentatirischi di tipo idraulicoeidrogeologico. Oltre che migliorare la qualità della vita nelle aree periferiche. Il terzo obiettivo, legato al blocco delle varianti urbanistiche, cioè una nuova stagione della pianificazione. Legambiente chiede diazzerareil consumo dinuovo suolo. Di questo si è parlato nell’incontro che si è tenuto a Palermo il 29 febbraio, in Sala Mattarella all’Ars, dove si è svolto unaccesoeutileconfronto tra le tesi di chi sostiene la necessità diriaprire la sanatoriaper le case costruite abusivamente lungo la costa dal 1976 al 1983 e chi invece avversa questa ipotesi. Sono intervenuti i parlamentari regionaliGiorgio Assenza,Michele Catanzaro,Tiziano Spada,Angelo Cambiano, il sindaco di CariniGiovi Monteleone, il presidente di Anci SiciliaPaolo Amentae l’editorialista del Corriere delle Sera e scrittoreGiannantonio Stella.