“Mentre Alfa Acciai festeggia utili milionari, lo stabilimento etneo va avanti tra cassa integrazione e problemi di sicurezza. Servono investimenti urgenti”. Non le manda a dire il segretario provinciale della Ugl Metalmeccanici, Angelo Mazzeo. A farlo sobbalzare le notizie stampa sui risultati delle rilevazioni di bilancio presentate dalla società leader in Italia (e non solo) nel settore della produzione di tondini per il cemento armato. “Mentre Alfa Acciai festeggia il raggiungimento, per quanto concerne l‘esercizio 2022, di un utile di cinque volte superiore rispetto al 2021, per una somma complessiva di 177 milioni di euro, nonostante un calo del 15 per cento della produzione, – aggiunge Mazzeo – nello stabilimento Acciaierie di Catania (appartenente al Gruppo) continua da mesi la cassa integrazione e sono innumerevoli le problematiche non ancora affrontate a tutela dei lavoratori.”
Acciaierie di Sicilia: lavoratori a rischio, macchinari vecchi
“Non possiamo che rimanere alquanto allibiti dai dati che sono stati diffusi questa settimana dalla casa madre. Numeri che vanno totalmente in contrasto con la realtà disegnata dal management, con particolare riferimento alla fabbrica che si trova nella nostra Zona industriale. Qui è costante il ricorso agli ammortizzatori sociali ed è raro assistere ad investimenti su una struttura non di certo moderna e su macchinari ormai obsoleti“. Il segretario Mazzeo tira dunque le somme. “Da questo e dalle mancate risposte alla nostra attività sindacale quotidiana, possiamo semplicemente dedurre che non c’è alcun interesse da parte della Alfa Acciai verso il sito produttivo catanese. È da diverso tempo che chiediamo più diritti per chi lavora, con particolare riferimento per coloro che operano nella linea produttiva a ciclo continuo nei due reparti, ma continuiamo a non ricevere risposte concrete. Soprattutto per quanto riguarda la sicurezza nelle aree di lavoro che in un’azienda come Acciaierie deve essere ai massimi livelli di attenzione”.
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Settore siderurgico e incidenti mortali
Secondo il rappresentante sindacale non è solo una questione legata all’indennità di presenza o a quella di trasporto, piuttosto che al riconoscimento della pausa mensa. Per Mazzeo “è prima di tutto una battaglia che stiamo portando avanti per far sì che i turnisti operino in luoghi altamente sicuri, considerato che quello siderurgico è uno dei comparti più a rischio con incidenti anche mortali“. Secondo il sindacato alle Acciaierie di Sicilia i lavoratori sono a rischio e “c’è grande rabbia nel vedere come si celebrano cifre da capogiro, quando la periferia soffre pur continuando a fare il proprio dovere e chiede invano investimenti urgenti sul capitale umano e sulla struttura aziendale. Neanche lo sciopero proclamato per il 16 giugno scorso, nonostante la massiccia adesione dei lavoratori, è riuscito a scuotere le coscienze. È rimasto ancora tutto come prima. Chiediamo di nuovo a gran voce – conclude il vertice catanese della Ugl Metalmeccanici – che una buona parte di quest’utile possa essere destinato ad Acciaierie di Sicilia perché la sicurezza ed il benessere dei lavoratori sono al primo posto e non possono essere trascurati”.
