Addio a un’icona, abbassa le saracinesche lo storico marchio dello shopping in Italia | Ci vestiva da una vita
Negozio con serranda abbassata e scritta Closed, con uomo con mano sulla testa (Canva) Focusicilia.it
Gli italiani si preparano a salutare una delle attività più celebri del Paese: da oggi in poi, dimentica di rifarti il guardaroba qui.
Non è certo la prima volta che sentiamo la notizia di negozi che arrivano al punto di chiudere, per via delle spese che lo affliggono e degli incassi che non bastano.
Ciò che gli italiani hanno scoperto di recente, però, ha dell’incredibile, perché sembra assurdo pensare che anche un’icona come questa può arrivare ad abbassare le saracinesche.
Si tratta di un punto fermo dello shopping italiano, un esercizio commerciale che ci ha vestito per una vita e che, adesso, deve salutare i suoi clienti.
Scopriamo insieme di che attività si tratta e cerchiamo di capire cos’è che ha portato il punto vendita a chiudere i battenti.
Il triste annuncio della società
Quando un’attività commerciale abbassa le saracinesche è sempre una sconfitta. Essere costretti a chiudere, per via di un possibile fallimento, è un colpo basso a cui gli imprenditori devono far fronte. Quello che è accaduto di recente, a Bologna, ha dell’incredibile. Coin di Via Rizzoli ha ufficialmente chiuso i battenti, il 31 luglio 2025, lasciando tutti i clienti senza parole. Nonostante questa sia una catena affermata e nonostante il punto vendita di Bologna era tra i più storici, non c’è stato modo di impedire la chiusura definitiva.
Anche altri negozi, prima di Coin, sempre in Via Rizzoli, avevano già abbassato le serrande, creando un vuoto nel cuore dei cittadini bolognesi. L’arresto della corsa dell’iconica attività italiana, che offriva una varietà di prodotti davvero ampia, ha scosso tutti. Vediamo insieme quale sarà il destino della catena, che possiede negozi in altre grandi città del nostro Paese.

Difficoltà finanziarie e decisioni
Le difficoltà finanziarie che hanno coinvolto il noto brand retail hanno portato a questa chiusura, in Via Rizzoli, ma i dipendenti del punto vendita sono stati già ricollocati in altre sedi, tra cui quella di Roma e quella di Latina. I lavoratori, dunque, sono stati tutelati da un piano di risanamento e di rilancio, ma che ne sarà degli abitanti di Bologna, che hanno dovuto dire addio al loro punto vendita?
Fortunatamente, Invitalia, tramite il Fondo Salvaguardia Imprese, ha deciso di investire 10 milioni di euro per rilanciare il marchio Coin e ridare, agli italiani, un negozio in cui credevano molto. D’altronde, il nostro Paese dovrebbe supportare il Made in Italy, cercando di tutelare tutte quelle attività commerciali nate sul territorio e per il territorio. Chissà, magari l’addio a Via Rizzoli diventerà un semplice arrivederci e, un giorno, i cittadini di Bologna potranno passeggiare di nuovo tra i corridoi di Coin.
