Alla luce di quanto è stato dichiarato dal sindaco di Comiso e dall’amministratore delegato di Sac in merito alle difficoltà oggettive che si riscontrano per organizzare un settore cargo all’aeroporto Pio Latorre, Aerolinee Siciliane ha fatto sapere di avere riproposto, questa mattina, la richiesta al Comune di Comiso per ottenere in concessione uno spazio adeguato nell’area ex Usa dove realizzare un centro di assistenza e manutenzione aeronautica. “In occasione dell’incontro svoltosi al Libero Consorzio di Ragusa – fa sapere la compagnia – il sindaco Schembari aveva confermato che, pur essendoci le condizioni tecniche e legali per dare vita ad un sistema cargo, uno studio approfondito, effettuato da primaria compagnia del settore, ha sconsigliato di portare avanti il progetto per mancanza di dati certi e comunque tali da permettere un piano industriale positivo. Dello stesso avviso è stato l’ad Torrisi che ha riferito di aver incontrato i responsabili di importanti compagnie operanti nel cargo che hanno mostrato evidenti dubbi sulla fattibilità del progetto”.
“Scalo spesso non appetibile alle varie compagnie”
“Invece – ribadisce Aerolinee – un centro di manutenzione per aerei è più che pertinente in
uno scalo secondario come Comiso che, proprio per mancanza di assistenza e manutenzione, spesso non risulta appetibile alle varie compagnie”. Il progetto di Aerolinee prevede, grazie ad un know-how innovativo, la realizzazione di un hangar per ospitare aerei da 200 passeggeri, corsi di formazione per il personale, magazzini per i pezzi di ricambi, un importante settore dedicato alla software per l’avionica, posti di lavoro per almeno 100 persone con un indotto che svilupperà un fatturato di oltre 25 milioni di euro l’anno. “Tale struttura – conclude la compagnia – risulterebbe quanto mai opportuna, se non necessaria, vista la possibilità, come ha comunicato la Sac, che altre compagnie possano essere interessate a operare su Comiso”. Aerolinee Siciliane resta ora in attesa del pronto riscontro da parte del Comune di Comiso.