Agriturismo in crescita in Sicilia, ma le aziende femminili pagano il pregiudizio

L’agriturismoè in crescita in Sicilia. Nell’Isola si contano975 strutture, con un tasso di nuove attivazioni del5,3 per cento. Ad affermarlo gli ultimi datiIstat, relativi al 2022, che sottolineano la stessa tendenza per tutta Italia, dove si contano 25.859 aziendeagrituristicheattive,in crescita del 1,8 per cento(459 in più) rispetto al 2021. La crescita maggiore si è verificata nelNord-ovest(più 2,7 per cento) e nelNord-est(più 2,4 per cento). In leggero aumento (più 0,7 per cento rispetto al 2021) la presenza delledonne imprenditrici, che sonopiù di un terzo di tutti i conduttori. “Ma io e le mie colleghe abbiamo a che fare con tantiuominiche trovanoancora difficile essere guidati da una donna“, raccontaMaria Consiglio,titolare dell’agriturismo “Corte Aragonese”e consiglieraAgriturist, nel territorio diPaternò. E anche i dati sembrano darle ragione. Leggi anche –Start up femminili soprattutto al Sud. In Sicilia sono poche e rischiano di sparire Sale ovunque il numero didonne capo aziendadi un’attività agrituristica n Italia, ma solo inCampaniale imprese gestite dagli uomini sono di numero pari rispetto quelle “rosa”. InToscanala crescita degli agriturismi con gestione al femminile ha sfiorato il 20 cento, mentre la crescita più bassa è stata registrata inBasilicata(1,2 per cento). Nel 2022, la regione lucana conta 378 aziende di questo tipo, in crescita del 4,3 per cento. Il terzo dato più alto perSudeIsole, dove l’aumento maggiore è stato registrato proprio in Campania (4,9 per cento), ma anche inPuglia(4,8 per cento). Come anticipato,solo in Campaniail numero di imprese agricolegestite da donneè praticamente pari a quelle con capo azienda uomo:429 contro 468. Simili anche i dati dellaCalabria: 258 contro 295. InBasilicasono 104 contro 107. Diversi, invece, i dati dellaSicilia: le imprese maschili sono 597 mentre quelle femminili 378. In Italia le aziende agricole gestite da uomini sono cresciute anche ad un ritmo maggiore nel 2022. Esattamente del 2,2 per cento in un anno. Le realtà rosa sono in aumento anche in Sicilia, ma solo dello0,8 per cento. Ma è uno dei dati migliori. In Umbria la variazione in un anno ha registrato un dato negativo del10,5 per cento. InTrentinoe Basilicata il dato è negativo di oltre il4 per cento. Dati a ribasso sono stati registrati da Istat anche perValle d’Aosta (meno 3,7 per cento),Basilicata (meno 4,6 per cento),Sardegna (meno 4,1), così come inPiemonte (meno 2,4 per cento),Emilia-Romagna e Lazio (entrambe in calo del 1,8 per cento). In otto territori, le aziende agricole femminili sono scomparse piuttosto che sopravvivere. Cinque soli territori hanno mostrato la stessa tendenza negativi per le aziende agricole maschili: l’Umbria con un calo del 6,5 per cento, l’Emilia-Romagna con meno 3,4 per cento)e l’Abruzzo in calo del 1 per cento. Leggi anche –Investimenti nelle aziende agricole, c’è la graduatoria del Psr Sicilia Istatha rilevato inToscanail tasso di attivazione (nuove aziende autorizzate/totale aziende) più alto (30 per cento). AllaSiciliatocca in questo contesto un record positivo: èla regione con il tasso di cessazione più basso, pari al10 per cento. Questo dato, sommato a un tasso di attivazioni positivo del 5,3 per cento, porta a un aumento anche delle impreseagrituristiche siciliane, cresciute di 16 unità nel 2022 sul 2021 (da 959 a 975 (più 1,7 per cento). Una crescita, come visto, che vale sia per quelle gestite dauominiche per quelle gestite dadonne. Ma ilcambiamento climaticosta mettendo in difficoltà tutte le realtà. Un “peso” in più sembra zavorrare gli agriturismi con un capo azienda donna, che dai dati sono più in difficoltà rispetto i colleghi nel mantenere attiva la propria impresa. Il buono stato di salute delle aziende agrituristiche nell’isolaha motivazioni che il presidente diConfagricoltura Sicilia,Rosario Marchese Ragona, rintraccia nell’appealturistico della regione. “Il dato Istat la dice lunga sull‘interesse che il turista ha per il nostro territorio. La Sicilia è fatta anche di agriturismi, di offerta di eccellenza, che èmigliorata enormementecol tempo. Se un tempo guardavamo allaToscana come esempio, oggi possiamo dire che laSiciliaha recuperato tantissimo inqualità dell’offertagrazie a ciò che il Padre Eterno ci ha dato”. Se il cambiamento climatico “morde” scegliere di puntare su un agriturismo può essere considerata una strada da percorrere per generare reddito. “Aprire un agriturismonon è la soluzioneper risolvere le difficoltà legate al clima, ma l’agricoltore è unimprenditore. E un imprenditore deve farereddito. L’agriturismo diventa quindi un’occasione perdiversificare, una nuova frontiera. È sicuramente una grande opportunità per mettere a disposizione quel che l’azienda produce puntando all’accoglienza”. Leggi anche –Cia Sicilia Orientale. “Prima risposta” 7,5 milioni di euro per la crisi climatica In Sicilia essere donna e gestore di un agriturismo non è semplice. Come nel passato le imprenditrici scontano ilpregiudizio di genere. Non sono ancora considerate all’altezza di gestire, di guidare un’azienda agrituristica. Nell’Isola il settore resta amaggioranza maschile, che a sua volta sembra mostrare una componente ancora legata ad unostereotipo. “Faccio attività dal 2005, sono passati quasi venti anni” spiegaMaria Consiglio,titolare dell’agriturismo “Corte Aragonese”e consiglieraAgruturist. “I miei dipendenti uomini credevano chenon fossi capace di svolgere il mio lavoro perché donna. Hanno cercato di sminuirmi, anche perché notavano, al contrario, le mie capacità di gestione”. Consiglio non ha alle spalle una tradizione di famiglia attiva nel settore. Ha dei ricordi legati alla vigna del bisnonno, che frequentava durante la vendemmia. “I miei genitori facevanotutt’altro mestiere. Il miobisnonnoaveva invece unpalmento antichissimo. Andavo allavendemmiae per me era unafesta. Questi ricordi sono bei ricordi, ma sono arrivata al mio lavoro perstrade diverse. Sono laureata in ingegneria elettronica, i miei mi hanno convita a provare Scienze e tecnologie agrarie. Da lì mi sono accorta di riuscire in questo mestiere. Alla fine ho visto di essere portata ed è nato Agriturismo Corte Aragonese”. “Ho ricevuto critiche gratuite dai miei colleghi uomini, ma ho perseverato e la mia attività è andata avanti”, ha concluso l’imprenditrice siciliana.