fbpx

Allerta rossa ondate di calore e incendi in tutta la Sicilia fino al 6 agosto

Stato di allerta in tutta la Sicilia. Incendi già imperversano in molte parti dell'isola e la situazione rimarrà delicata fino alla fine della settimana prossima. Attenzione e cautela sono raccomandate dalla Protezione civile. Se avete difficoltà chiamare il 112

In tutti i territori dell’Isola, fino al 6 agosto, sono previste pericolosità alta o media per il rischio incendi. Il Dipartimento di Protezione civile Siciliana ha diramato una nota che prevede livelli di allerta di attenzione (allerta rossa) o di preallerta (allerta arancione), con livelli di ondate di calore dal 2° al 3° livello massimo.

Disposizioni per i sindaci

-un monitoraggio costante e continuo delle aree a maggior rischio del proprio territorio anche attraverso l’utilizzo delle associazioni di volontariato presenti e della polizia locale,
-individuino, anche sulla scorta dei Piani di incendio di interfaccia, edifici a particolare rischio ai fini di una eventuale evacuazione e le necessarie aree di emergenza,
-provvedano in danno dei soggetti obbligati alla pulizia dei terreni incolti che comportano maggiore rischio incendi per gli insediamenti,
-verifichino i collegamenti con: sale operative del Corpo Forestale Regionale e dei Vigili del Fuoco, 112, SORIS e ASP,
-preallertino la struttura comunale di protezione civile e i componenti del COC e valutino di attivarlo in caso di evento sospendendo le ferie al personale del COC e a quello che potrebbe essere necessario per la gestione di eventuali emergenze,
-verifichino l’efficienza dei mezzi aib e di rifornimento acqua,
-individuino prese d’acqua per i mezzi antincendio.

Leggi anche – Incendi, stato di allerta generale in Sicilia. Previsti dieci giorni di fuoco

Organizzazione uomini e mezzi

Tutte le OOdV, Organizzazioni di Volontariato di protezione civile, dotate di moduli AIB, già impegnate nelle attività di pattugliamento del territorio nell’ambito della convenzione con il CFRS, ora preallertate, verifichino la piena funzionalità dei mezzi e la piena disponibilità dei volontari da impegnare per le attività antincendio. Tutte le altre facciano le stesse verifiche di uomini e mezzi da impegnare per le attività di supporto ai sindaci e di assistenza. Le città metropolitane e i liberi consorzi comunali mettano a disposizione del Corpo forestale, dei VVF e delle OOdV Aib, eventuali mezzi utili quali autocisterne, diano l’accesso ai punti di rifornimento acqua e contribuiscano al monitoraggio e al presidio del territorio con le Polizie Provinciali. ANAS, CAS, RFI, Città Metropolitane e Liberi Consorzi, oltre a verificare l’avvenuto sfalcio della vegetazione nella fascia di rispetto ai margini stradali e l’allontanamento del materiale combustibile, prevedano misure di assistenza alla popolazione (automobilisti e passeggeri) che, nel caso di interruzione della circolazione dovuti a incidenti o altro, si trovi bloccata ed esposta, per ore, al sole e alle alte temperature.

Leggi anche – Emergenza incendi, Cia Sicilia: la Regione anticipi i fondi per l’agricoltura

Asp e autorità sanitarie

Le ASP e le Autorità sanitarie adottino le misure di prevenzione per il rischio ondate di calore previste nei programmi nazionali e regionali per la prevenzione e la mitigazione degli effetti di tali ondate di calore. Si richiamano in merito i contenuti dei bollettini previsionali del ministero della Salute – Centro di competenza nazionale e l’avviso per rischio incendi e ondate di calore emesso giornalmente da questo dipartimento e le norme di corretto comportamento. Le ASP e i Commissari straordinari Covid valutino di sospendere nelle ore più calde della giornata (dalle ore 11/12 alle ore19/20) le operazioni negli hub vaccinali e nelle aree covid-test – ove svolte in presenza di alte temperature all’esterno o all’interno di locali non completamente condizionati (palestre, mercati, palazzetti sport) – e facciano svolgere, invece, tali attività in orario serale e notturno cosi come efficacemente sperimentato in alcuni centri.

Leggi anche – Etna, rischio desertificazione per troppi incendi. Caputo scrive alla Regione

Materiali combustibili e vie di fuga

I proprietari e/o i gestori di impianti e di infrastrutture contenenti materiali combustibili, compresi gli impianti di trattamento e stoccaggio dei rifiuti e le isole ecologiche, verifichino urgentemente la sussistenza di idonee fasce tagliafuoco e di impianti antincendio provvedendo, ove questi non sussistente o non idonei, ad adottare ogni provvedimento necessario anche alternativo. I proprietari e/o i gestori di strutture ricettive, di agriturismi e di campeggi, verifichino i Piani di Evacuazione e la praticabilità delle vie di fuga in caso di incendio.

Leggi anche – Incendi dolosi bruciano campi coltivati. Emanuele Feltri: “Strategia criminale”

Numero emergenze 112

Si ricorda alla cittadinanza che il numero da chiamare per formulare le richieste di intervento/soccorso è il 112, ovvero il NUE, il Numero Unico per le Emergenze. I vigili del fuoco di via San Giuseppe Alla Rena di Catania specificano che “la nostra Sala Operativa del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Catania è perfettamente attiva e operativa, tuttavia può ricevere le chiamate soltanto se vengono inoltrate dalla Centrale Unica di Risposta del Numero Unico per le Emergenze, il 112.

- Pubblicità -
Redazione
Redazione
Business, Lavoro, Ambiente, Legalità e Sicurezza. FocuSicilia ha l'obiettivo di raccontare i numeri dell'isola più grande del Mediterraneo. Valorizzare il meglio e denunciare il peggio, la Sicilia dei successi e degli insuccessi. Un quotidiano che crede nello sviluppo sostenibile di una terra dalle grandi potenzialità, senza nasconderne i problemi.

DELLO STESSO AUTORE

1 commento

  1. Il Fuoco divora tutto! Non risparmia nessuno! Ed il fuoco della barbarie e dell’ignoranza, fa ancor più…terra bruciata! Si tratti di ambiente, colture, boschi, strutture, materiali, animali ed esseri umani. Annienta in poco tempo tutto quello che finisce, in un baleno, nella bocca divoratrice delle fiamme. Un deserto fumante appare agli occhi disperati di pastori e coltivatori, di proprietari di imprese agro-zootecniche e agroalimentari. Al sacrificio dei roghi anche un microcosmo di esseri viventi, che popolano le diverse contrade rurali e le aree naturali, anch’esse prese di mira dai piromani. Un’apocalisse – spesso di matrice criminale – che la Sardegna, prima, la Calabria e la Sicilia, all’attualità, certamente non meritavano…un’altra devastante stagione …infernale!

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Social

24,800FansMi piace
691FollowerSegui
392FollowerSegui
652IscrittiIscriviti
- Pubblicità -

Ultimi Articoli