Ambizioni ed emozioni. Lo stereotipo di genere è alimentato anche dalle donne

Lostereotipo di generenon è unaprerogativamaschile, spesso sono ledonnead alimentare ladisparità. Piangere, esprimere emozioni, prendersi cura in modo attento delle persone sonopredisposizioniche anche igiovani italianitra i 14 e i 18 anni collegano ancora all’esseremaschioofemmina. Parlare per risolvere i problemi o parlare di sé agli altri sono comportamenti ancora percepiti come tipicamente “da uomo” o “da donna”. Secondo il rapporto“Le ragazze stanno bene?”diSave The Childrenquasi il70%degli adolescenti italiani ritiene che le ragazze siano piùpredisposte a piangeredei maschi e il64%che siano maggiormente in grado diesprimere le proprie emozioni. Solo il26%dei giovani pensa che ragazzi e ragazze abbiano lastessa propensionea piangere. Tra i giovani italiani lo stereotipo di genere esiste anche nelle capacitàlogicheeassertive. Per le stesse ragazze, che dovrebbero ambire allaparità tra i sessi, sono i ragazzi ad essere più ambiziosi in ambito lavorativo e capaci di restare piùlucidinelle situazioni complesse. Secondo gli esperti dipende tutto da cultura e società. Leggi anche –Sicilia: nel mondo del vino ci sono più donne, esperienze digitali e turismo Esternare le proprie emozioni a partire semplicemente dapiangereè una prerogativa femminile. E lo è secondo quanto affermano le stessiadolescenti italiane. Questa reazione, così come lecapacità relazionali, dicurae diascolto, appartengono – secondo le intervistate – ancora prevalentemente alle donne. “Ognideviazioneda questa norma allontana da un riconoscimento dimascolinità. Il diktatboys don’t crysembra esserel’altra faccia della medagliadi questi risultati e questa opinione è condivisa in modo quasiunanimesia dai ragazzi che dalle ragazze” ha spiegato il rapporto Save The Children. I dati raccolti lo dimostrano. Solo il6%degli intervistati pensa che i ragazzi abbiano una maggiore propensione alpiantoe il26%che ragazzi e ragazze la abbiano in eguale misura. Sia per il70%dei ragazzi che per il70%delle ragazze, a piangere di più sono le ragazze rispetto ai ragazzi. Inoltre, per il63%dei ragazzi sono le ragazze adesprimere meglio le proprie emozioni. Se la stessa domanda viene posta alle ragazze, il 66% tra queste ha risposto a Save The Children di pensare che siano leragazzead avere unamaggiore capacitàdi esprimere le proprie emozioni rispetto airagazzi. La presenza distereotipilegati alle capacitàlogicheeassertiverisulta essere meno evidente, ma solo inlinea generale. Il 42% degli intervistati ritiene che ragazzi e ragazze hanno la stessa capacità direstare lucidinellesituazioni difficili. La restante parte del campione sidividein maniera equa tra coloro che credono che i ragazzi siano più lucidi e chi pensa che lo siano le ragazze. Per quanto riguarda l’ambizione nel lavoro, il 56% degli intervistati ritiene cheentrambi i generiaspirino ad avere successo, mentre il 25% pensa che questa propensione è più maschile e per il15%è più femminile. Esaminando le risposte in base al genere, emergono alcunedifferenze. Il34%dei ragazzi intervistati, rispetto al16%delle ragazze, ritiene ancora che iragazzisianopiù lucidinelle decisioni. Allo stesso modo, per quanto riguarda l’ambizione lavorativa, il29%dei ragazzi dice che gli uomini siano più predisposti, così come il21% delle ragazze lo dice degli ragazzi. I dati sono stati raccolti con un sondaggio condotto daIPSOSnel gennaio 2024 su un campione di800 giovanidi età compresa tra14 e 18 annicon quote rappresentative dell’universo di riferimento per genere, età e area geografica. Leggi anche –Le donne muoiono più degli uomini. Troppi ritardi nella medicina di genere Dallo scorso maggioMaria Elena Oddoè presidente deiGiovani imprenditori di Sicindustria Palermo. A lei abbiamo domandato perché fa parte delpensiero femminileritenere la donnameno propense all’ambizione professionalerispetto ad un uomo. “Questa percezione viene generata prevalentemente da fattori di carattereculturaleesociale. Siamocresciutee tendenzialmente formate in unambientein cui vediamosempre uominiin ruolo dicomando“. L’uomo potente, competente in ambito tecnico-scientifico e di successo è unostereotipo consolidatoanche nell’immaginario femminile nonostante la donna possa aspirare allastessa posizione. “È un tema di carattere culturale che può esserecontrastato su due livelli– ha spiegato la presidente Oddo – innanzitutto lascuola. Partendo dai piccolissimi o dai giovani. Come Giovani imprenditori di Sicindustria Palermo i siamo andati negliistituti scolastici, tecnici in particolare dove le donne sono unaminoranza, a presentare leopportunitàche anche le ragazze possono cogliere. Raccontiamoesempi virtuosianche portandodonnea fare glispeech. Presentiamo un modello che per l’Italia è ancora nuovo”. Leggi anche –Donne e lavoro, Confcommercio Sicilia partner del bando per le abilità digitali La presidente dei Giovani imprenditori di Sicindustria Palermo ha evidenziando comefamiglia,digitaleemobilitàpossonoridurre lo stereotipodi genere già tra i giovanissimi. “Ilcambiamentoin qualche modo èin attoperché alcune famiglie lavorano oggi per unaparità assolutadeiruoli in casa. A livello di mansione domestica i giovani crescono in nuclei dovenon c’è distinzione tra i generi nei compiti di casa. In casa sì fa assieme, i giovanissimi possono essere orientati anche a questo. Applicandolo poi questaprima paritànelle futurerelazioni interpersonali“. Già dalle prossime generazioni, dunque, il cambiamento potrebbe esseresostanzialee incentivato poi daldigitalee la maggiore possibilità dispostarsieconoscerepiù realtà. “Il mondo è sempre piùconnessoeglobalizzato. Le bambine di oggi avranno maggiore possibilità di spostarsi e conmeno ostacolirispetto a quelli che io, ad esempio, ho riscontrato a 20 anni.Questo cambierà la percezione, ma lo Stato deve stare al passo. Una ragazza potràsmettere di credereche siano solouominiad poter coronare le proprie ambizioni nelmondo del lavoro, quando noteranno l’esistenza diopportunità realie a cui si accede permerito“.