Ance Ragusa sul nuovo taglio al Superbonus. Un “decreto crocifissione”

“Ci sentiamo sotto assedio”, ha spiegato il presidente diAnce Ragusa,Giorgio Firrincieli, commentando l’ennesimo intervento sulSuperbonus, ilDecreto Legge 39, soprannominato“taglia-crediti”. “Ancora una volta il bonus viene stravolto, con ben 50 modifiche normative apportate alDecreto 34/2020dalla sua entrata in vigore. Un colpo durissimo per il comparto edile che, anche nel nostro territorio, aveva finalmente visto una ripresa”. Firrincieli ha denunciato la “schizofrenia normativa” che ha accompagnato il Superbonus fin dai suoi esordi, concontinui cambiamentiche hanno creato incertezza e ostacolato le imprese. “L’ultimo decreto, pubblicato proprio il Venerdì Santo – ha proseguito il presidente di Ance Ragusa – sembrachiudereognispiraglio, decretando la ‘crocifissione’ del bonus”. Secondo Firrincieli, è ora di aprire una nuova fase eripensareseriamente l’intero sistema deibonus edilizi, anche alla luce della direttiva europea“Case Green”. “Serve una profonda riflessione per trovare unasoluzioneche sia sostenibile per iconti pubblicie che offra un’alternativa valida allostop repentinodel Superbonus”, ha affermato il presidente ragusano di Ance. “Leimprese, così come i cittadini che hanno ripostofiducia nello Stato, hanno bisogno di una politica industriale stabile e di lungo periodo, che garantisca certezze e non continui cambiamenti di rotta”. Oltre all’emergenza Superbonus, Ance Ragusa ha sollecitato il governo ad affrontare un altroproblema critico: cioè ilforte rallentamentodeipagamentinegli appalti pubblici. “In alcuni casi, come per le opere non Pnrr finanziate con ilDecreto Aiuti, la liquidazione delle spettanze alleimpreseper i lavori eseguiti nelsecondo semestre 2022è ancora in fase di istruttoria ministeriale”, ha evidenziato Giorgio Firrincieli. “Una situazione paradossale che rischia di mettere a terra le imprese e di bloccare i cantieri”. L’associazione dei costruttori ha chiesto al governo, anche da Ragusa, diintervenire con urgenzaper sbloccare i pagamenti e di iniettare liquidità nel settore, ad esempio attraverso anticipazioni alle committenti da parte di Cassa Depositi e Prestiti. “È necessario agire con rapidità perscongiurare il collassodi un settore strategico per l’economia italiana”, ha concluso il presidente Ance Ragusa.