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Assalti a bancomat: quattro in pochi giorni a Palermo. Fabi: “Far west”

"Il far west continua, e le banche non hanno capito che è vera emergenza". Lo afferma Gabriele Urzì, dirigente del sindacato dei bancari Fabi Palermo, dopo l'ennesimo assalto a uno sportello bancomat nel capoluogo siciliano

Quattro colpi in poco più di un mese ai bancomat in città non sono un fenomeno normale, anche perché è un fatto del tutto nuovo per la città. Erano anni che non si registravano assalti agli Atm a Palermo in quanto questi assalti finora erano confinati nelle regioni del Nord del paese ad opera di bande specializzate”. Lo afferma Gabriele Urzì, dirigente nazionale Fabi e responsabile salute e sicurezza Fabi Palermo. Il “colpo” del 7 ottobre a Palermo si aggiunge ai precedenti registrati nell’arco di poco piu’ di un mese: il 3 settembre assalto alle poste di Via Pergusa, il 7 a Banca Sella in Via Castellana e il 22 settembre alla BCC di Altofonte e Caccamo in Viale Regione Siciliana, dove i malviventi sono riusciti a sottrarre 50 mila euro.

“Opera di dilettanti, paradossalmente i più pericolosi”

Anche l’ultimo attacco al bancomat di Bper Banca a Brancaccio, in Via San Giovanni Di Dio, sembrerebbe essere opera di dilettanti, “paradossalmente anche più pericolosi dei professionisti, che oltre ad ingenti danni materiali mettono a repentaglio la sicurezza dei cittadini che rischiano di essere colpiti da micidiali schegge di vetro, acciaio e plastiche. Forse le banche fanno finta di ignorare la gravità del problema ed è un miracolo che fino ad oggi nessuno si sia fatto male sul serio”, scrive il dirigente Fabi.
“Ormai – prosegue Urzì – c’è da avere paura se hai un bancomat sotto casa. I criminali agiscono in 3 o 4 perché questi assalti non sono colpi per “solisti” ed il tutto non dura più di 4 o 5 minuti. Questi eventi criminosi vengono messi in atto quasi sempre la notte con preferenza per il venerdì sera perché i banditi sanno che gli istituti di credito caricano il denaro per il fine settimana. Immaginate cosa potrebbe succedere se transitassero pedoni o magari qualcuno posteggiasse un’automobile nel momento sbagliato”. Secondo Urzí occorrono investimenti massicci in sicurezza da parte delle banche che devono istituire maggiori controlli notturni, con pattugliamenti ad opera di vigilanza privata e maggiori controlli da parte delle Forze dell’Ordine che fanno miracoli con organici visibilmente insufficienti a garantire la sicurezza di una grande città metropolitana come Palermo. Forse qualcuno aspetta che ci scappi il morto?”

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Redazione
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Business, Lavoro, Ambiente, Legalità e Sicurezza. FocuSicilia ha l'obiettivo di raccontare i numeri dell'isola più grande del Mediterraneo. Valorizzare il meglio e denunciare il peggio, la Sicilia dei successi e degli insuccessi. Un quotidiano che crede nello sviluppo sostenibile di una terra dalle grandi potenzialità, senza nasconderne i problemi.

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