Una lettera di diffida è stata inviata dalla Cgil Sicilia al commissario straordinario del consorzio liberi comuni di Agrigento per sollecitare l’avvio entro questa settimana del servizio di assistenza igienico-personale per gli studenti disabili gravissimi. “In mancanza di atti tangibili entro venerdì 12″, è scritto nella lettera firmata da Francesco Lucchesi, segretario regionale e da Francesco Gangemi, responsabile del dipartimento politiche per la disabilità, “la Cgil si rivolgerà all’autorità giudiziaria competente affinché sia demandata a essa il compito di stabilire se le normative regionali vigenti in materia sono state applicate correttamente e se gli atti sono conformi alle leggi vigenti”.
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La situazione nelle altre province
I due esponenti della Cgil rilevano che il suddetto servizio, seppur tra tante difficoltà e in ritardo, “è stato avviato da tutte le città metropolitane e i liberi consorzi tranne che dal Consorzio di Agrigento che continua a proporre figure professionali come quella dell’infermiere non previste da nessuna normativa”. “E’ una situazione disastrosa”, affermano Lucchesi e Gangemi, “che evidentemente non si vuole risolvere e che di fatto esclude dalle aule scolastiche molti studenti disabili gravissimi”.
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Le responsabilità degli Enti locali
I due esponenti della Cgil ripercorrono le tappe di una vertenza avviata già prima dell’inizio dell’anno scolastico, che ha registrato molti incontri e audizioni con il governo e le commissioni parlamentari dell’Ars nel corso dei quali “è stato confermato che gli studenti disabili gravissimi per partecipare alle attività didattiche”, ricorda la nota del sindacato, “hanno bisogno di una figura professionale specialistica, quella dell’assistente igienico personale, e che spetta agli enti locali territoriali il compito di organizzare questo servizio”.