“Il trasporto pubblico su gomma, dopo anni di gestione scellerata, non può essere buttato alle ortiche. Sarebbe un prezzo troppo alto che pagherebbero i cittadini, i 574 lavoratori diretti e i 200 somministrati. Chiediamo alla Regione un vertice straordinario e immediato con la convocazione delle parti sociali per arrivare a una soluzione”. Lo scrivono in una nota congiunta i segretari generali della Cgil Sicilia e della Filt regionale, Alfio Mannino e Alessandro Grasso. “Noi riteniamo”, anticipano i due esponenti sindacali, “che la Regione debba ripianare i debiti ricapitalizzare la società e contemporaneamente dettare le linee guida per una riorganizzazione che renda l’Ast competitiva sul mercato in vista delle scadenze dettate dall’Unione europea, che ha detto basta alle concessioni in proroga e chiede di indire le gare entro il 2024 . Non è accettabile”, aggiungono, “che l’Ast abbandoni i servizi urbani nei quasi venti comuni medio grandi della Sicilia, si metterebbero a rischio le prospettive future della società, ricapitalizzare deve anche servire a mantenere questi servizi ”. Per Cgil e Filt “questa vicenda potrebbe chiudere il tempo della malagestione e delle clientele aprendone un altro di segno opposto. La mannaia sul lavoro e sulle tratte”, concludono, “sarebbe solo il segnale di una politica che non ha fatto bene prima e oggi neanche riesce a rimediare”.
Ast, Cgil Sicilia alla Regione: ripiani i debiti e riporti l’azienda sul mercato
A rischio, scrive la Camera del lavoro siciliana, ci sarebbe il posto di 574 lavoratori diretti e 200 somministrati, oltre al servizio di trasporto da garantire ai cittadini dell'Isola
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