Ati Catania, Ugl Chimici chiede revoca della nomina del commissario ad acta
“Nei giorni scorsi abbiamo appreso che una parte dei componenti dell’Ati Cataniahanno posto delle questioni, come l’effettivacapienza economicadella parte privata oltre all’inserimento di alcune necessarieclausole di salvaguardia. Anche noi, comeorganizzazione sindacale, avevamo segnalato diverse criticità sul piano dei rapporti di lavoro che il nuovo gestore andrà ad instaurare”.Ugl Chimici di Cataniachiede di valutare l’immediata revoca della nomina del commissario ad actaper l’approvazione della convenzione aggiornata tra l’Assemblea territoriale idricae laServizi idrici etnei. Il sindacato vuole tutelare i posti di lavoro, che il passaggio al gestore unico, potrebbere mettere a rischio lavoratori insieme allo stesso servizio idrico. Il sindacato ha rivolto un appello all’assessore regionale dell’EnergiaRoberto Di Mauro, perche “purtroppo si è arrivati al punto che doveva essere scongiurato sin dall’inizio. Ovvero il culmine di unaspaccatura della politica localeche, a nostro avviso, non aiuta affatto la già complicata genesi diquesta gestione” ha fatto notare il segretario Ugl Chimici Catania CarmeloGiuffrida. Senza un accordo tra le parti sul testo, modificato in parte, con il conseguente tempestivocommissariamento, secondo Ugl provinciale si concretizza una “sconfitta per tutta laclasse politicache non è riuscita a trovare una sintesi per evitare un potenziale disastro per il servizio idrico integrato”. Tenendo in considerazione le indicazioni fornite dal sindacato, Ati Catania avrebbe potuto migliore la situazione che riguarda ilavoratori. “Con grande rammarico abbiamo rilevato – ha proseguito Giuffirida – che i nostriappuntisono statiignorati, perché probabilmente gli interessi in campo sono molto più grandi rispetto aidirittiacquisiti dei lavoratori, che non sono stati considerati. O a quegli operatori che non transiteranno poiché assunti legittimamente dopo il13 dicembre 2021. Davanti a questa serie di notevoli problematiche riteniamo quindi che il procedimento diapprovazione in capo al commissario ad acta debba essere fermato con l’opportuna revoca dell’atto assessoriale di nomina. Lanciamo quindi questo nuovo appello – ha concluso Giuffrida – sperando che non cada di nuovo nel vuoto. Affinché tutti i soggetti coinvolti nel processo di conclusione dell’intricata vicendadel passaggio algestore unicopossano di nuovo incontrarsi”. A far sentire la voce sul tema legato all’Ati idrico di Catania è stato il segretario dellaUgl territoriale Giovanni Musumeciche, condividendo la sollecitazione rinnovata da Giuffrida, ha auspicato pure l’unità sindacale sulla delicata questione. “La posta in gioco, per la Città metropolitana di Catania, è molto alta se pensiamo anche alla mole di fondi pubblici assegnati dal Pnrr, oltre ai miliardi di euro di investimenti ed all’elevato numero di risorse umane coinvolte. Proprio per questo bisogna accantonare facili entusiasmi rispetto all’evolversi della situazione, attivando un fronte comune a difesa dei lavoratori e dei cittadini che non possono e non devono soccombere per via di un assurdo braccio di ferro tra parti politiche”.