Autonomia, Anci Sicilia: dopo le Europee ‘iniziative concrete’ per attuare Statuto

Autonomia, Anci Sicilia: dopo le Europee ‘iniziative concrete’ per attuare Statuto

“Chiediamo alle istituzioni regionali di avviare, subito dopo leElezioni europee,una iniziativa concreta per attuazione degliarticoli 37 e seguentidelloStatuto siciliano“: a scriverlo sonoPaolo AmentaeMario Emanuele Alvano,rispettivamente presidente e segretario generale dell’Anci Sicilia.Per i vertici dell’associazione che riunisce i Comuni siciliani, “a quasi 80 anni di distanza dall’approvazione dello Statuto”, è quanto mai necessaria. Amenta e Alvano ricordano come la Sicilia debba fare i conti con “una imperantecrisi economicae demografica,profondedifficoltà di sistemadegli enti locali,costi dei rifiutiesorbitanti e inaccettabili che gravano su cittadini e imprese, unacrisi del sistema idrico regionalenon riconducibile solo alla siccità e uncosto dell’energia elettricasuperiore ad ogni altre parte d’Italia”. “Si potrebbero prendere le mosse da quanto già previsto in passato (per esempio dalla delibera della giunta regionale 196/2018) affinché laCommissione Pariteticaed un serrato confronto con lo Stato possano trasformare, per esempio, quello che oggi è unfatto eccezionale e volontario,ovvero il versamento  dei redditi prodotti dall’istituto di credito dell’Isola, in un fatto ordinario per tutte leimprese con sede nel nostro territorio“. “Come Anci Sicilia”, conclude il presidente Amenta, “abbiamo previsto per il 18 maggio, a San Marco d’Alunzio, un convegno dal titolo‘I Comuni siciliani oltre la crisi demografica ed economica’.Si tratta di un primo momento di confronto per capire quali possano essere gli strumenti per affrontare lacrisi economica e demograficache interessa la Sicilia ed è evidente che un reale utilizzo delle prerogative statutarie resta un’aspetto imprescindibile. Sarebbe paradossale che le altre regioni d’Italia,  che oggi sono attente agliaccordi che potranno essere raggiunti con l’autonomia differenziata,arrivassero prima di noi ad un traguardo che la Sicilia avrebbe potuto raggiungere già molti decenni fa”.