“Un rimpallo di responsabilità che rischia di bloccare un’arteria strategica del sistema viario della Sicilia”. Così scrive Confindustria Catania in merito alla procedura di gara per l’affidamento dell’appalto “Itinerario Ragusa – Catania”, annunciando una diffida nei confronti dell’Anas. Secondo gli industriali catanesi “rimane ancora nel limbo dell’incertezza a causa del mancato adeguamento dei prezzi che non consente alle imprese di partecipare al bando con offerte congrue”. Nelle scorse settimane Confindustria Catania aveva già sollevato la questione rilevando come l’aumento dei prezzi delle materie prime e il caro-energia si fossero abbattuti sulle imprese con effetti a catena sulla tenuta del sistema produttivo.
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Adeguamento dei prezzi previsto dal “Dl Aiuti”
L’impatto dei maggiori costi, secondo quanto calcolato dalle imprese, riguarda trasversalmente una molteplicità di prodotti: solo l’acciaio ha subito negli ultimi mesi un aumento del 70 per cento, il legname del 78, il bitume del 36. Una situazione che si è ulteriormente aggravata a causa della crisi internazionale determinata dal conflitto in atto in Ucraina. Ecco perché le principali imprese di costruzione hanno inviato una diffida all’Anas nella quale si chiede l’annullamento del bando e la ripubblicazione della gara con importi adeguati e in linea con gli attuali valori di mercato. Per le imprese risulta “incomprensibile, infatti, il motivo per il quale non si tenga in considerazione l’obbligo di aggiornare i prezziari, previsto anche dal DL 50/22 (cosiddetto Dl Aiuti, ndr), varato proprio per fronteggiare con estrema urgenza l’escalation dei prezzi. Un obbligo, questo, al quale si stanno giustamente attenendo altre stazioni appaltanti, come la Rete Ferroviaria Italiana, che sta procedendo ad una valutazione delle tariffe poste a base della gara riguardante un tratto della linea ferroviaria Palermo-Catania”, conclude la nota di Confindustria Catania.