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Bonus baby sitter anche a nonni e zii: ecco come funziona

La circolare Inps chiarisce: il voucher da 1.200 euro vale anche per remunerare i familiari. "Purché non vivano nella stessa casa dei nipoti". Ecco come funziona, requisiti e come fare domanda

Nonni pagati per fare i nonni. È la novità introdotta dal decreto Rilancio e chiarita dall’Inps nella circolare numero 73 del 17 giugno. Il bonus baby sitter, dal valore massimo di 1.200 euro, potrà essere dedicato anche ai parenti purché non vivano nella stessa casa del genitore che ne usufruisce. 

Come funziona

Dopo aprile, il bonus è stato esteso. Il voucher deve essere utilizzato entro il 31 luglio. In alternativa, è prevista la possibilità di optare per i centri estivi, per una parte o per tutto l’importo spettante. La somma verrà accreditata direttamente sul conto corrente bancario o postale, libretto postale, carta prepagata con Iban o bonifico domiciliato presso Poste Italiane, secondo la scelta indicata all’atto della domanda.

Requisiti

Il bonus baby-sitting spetta ai dipendenti del settore privato, agli iscritti alla gestione separata Inps e agli autonomi. Ne hanno diritto le famiglie con minori di 12 anni (ma in caso di disabilità non c’è limite di età). L’agevolazione massima di 1.200 euro spetta solo a chi non abbia già ottenuto il bonus con il Cura Italia o chi non usufruisce di congedo parentale. In questi casi non c’è un’esclusione totale ma una riduzione dell’importo. Il bonus arriva fino a 2 mila euro per medici e infermieri, lavoratori pubblici e privati della sanità, sicurezza, difesa e del soccorso pubblico impegnati nella lotta al Covid-19. Non possono richiedere il bonus le famiglie beneficiarie di altre misure di sostegno al reddito (per esempio Naspi, Cigo, indennità di mobilità, ecc.).

Come fare domanda

È possibile richiedere il bonus baby sitter attraverso il portale online dell’Inps. Sia il genitore che la baby sitter (compreso il nonno o il parente destinatario) devono registrarsi. Per compilare la domanda occorre possedere il Pin, la carta di identità elettronica o la carta nazionale dei servizi, e lo Spid. L’Inps avrà 15 giorni di tempo per valutare la domanda e comunicare la sua eventuale accettazione.

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