Il Bonus investimenti nel Mezzogiorno (art. 1, commi da 98 a 108, della L.2015/208) è un’agevolazione prorogata dalla Legge di Bilancio 2020 a favore di soggetti con reddito di impresa che acquistano beni strumentali nuovi, anche tramite leasing, da destinare a strutture produttive ubicate nelle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo. In funzione della grandezza dell’impresa il credito può variare. In particolare è pari al 45 per cento per le imprese piccole, al 35 per cento per le imprese medie e al 25 per cento per le grandi imprese.
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Platea beneficiari
Possono accedere al bonus le imprese di qualsiasi natura giuridica, a prescindere dal settore economico e dal regime contabile adottato. Si fa però eccezione per alcuni settori quali: produzione e distribuzione energia, creditizio, finanziario e assicurativo, costruzione navale, fibre sintetiche e industria siderurgica e carbonifera. Inoltre, possono beneficiare del credito d’imposta anche gli enti non commerciali solo per la parte di attività commerciale eventualmente esercitata.
Come funziona
Il credito d’imposta che spetta con il bonus investimenti nel Mezzogiorno, è valido per gli investimenti realizzati dal 1 gennaio 2016 al 3 dicembre 2020, grazie alla proroga nella Legge di Bilancio. È utilizzabile in compensazione con il modello F24 tramite Entratel o Fisconline. Per usufruire del credito, le imprese dovranno presentare un modello di domanda all’Agenzia delle Entrate nel quale saranno specificati i dati sugli investimenti agevolabili e del credito d’imposta per il quale si richiede l’autorizzazione alla fruizione.