Bonus Sport 2025 agli sgoccioli: tempo quasi scaduto per i 300€ a figlio | Chi rischia di restare senza

Bonus Sport 2025 agli sgoccioli: tempo quasi scaduto per i 300€ a figlio | Chi rischia di restare senza

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La corsa al contributo per le attività sportive dei figli entra nelle ultime ore: domande entro il 10 dicembre, fondi limitati e graduatoria aggiornata. Ecco come funziona davvero e chi può ottenerlo.

Il Bonus Sport 2025 sta per chiudere definitivamente le domande e, come sempre accade quando si avvicina la scadenza, cresce l’ansia tra i genitori che sperano di ottenere il contributo fino a 300 euro per sostenere le attività sportive dei propri figli. Il termine ultimo è fissato al 10 dicembre 2025 e, con fondi limitati e una prima graduatoria già pubblicata, ogni giorno conta. Si tratta di una misura pensata per aiutare le famiglie con maggiori difficoltà economiche, in particolare quelle con Isee minorenni sotto i 15mila euro, e con figli di età compresa tra i 6 e i 14 anni iscritti a corsi sportivi avviati quest’anno.

Il Dipartimento dello Sport, che gestisce l’intera procedura, ha ricordato che l’erogazione è subordinata non solo ai requisiti economici, ma anche al rispetto di precise condizioni sulla frequenza, sulle date di inizio e fine delle attività sportive, e sull’assenza di altri contributi simili percepiti per lo stesso minore. Un percorso che richiede attenzione, soprattutto perché i fondi disponibili – 30 milioni di euro – potrebbero esaurirsi prima che tutte le domande vengano soddisfatte.

Chi ha diritto ai 300 euro e come funziona davvero il Bonus Sport 2025

Il contributo è destinato esclusivamente alle famiglie con Isee minorenni valido e inferiore a 15mila euro. Il bonus copre le spese per attività sportive o ricreative dei bambini tra i 6 e i 14 anni, purché il corso abbia cadenza almeno bisettimanale e sia iniziato entro il 15 dicembre 2025, con conclusione prevista entro il 30 giugno 2026.

Il valore massimo del contributo è di 300 euro per ciascun figlio, ma l’erogazione non è immediata: avviene infatti in tre tranche e solo se la frequenza viene rispettata. Una prima quota del 30% viene riconosciuta all’avvio del corso, un secondo 40% a metà percorso dopo la verifica delle presenze, e il saldo finale al termine dell’attività. Superare il limite di assenze consentite – circa il 30% – significa perdere il contributo.

Elemento fondamentale: il bonus non è cumulabile con altre sovvenzioni dello stesso tipo. Chi accede a contributi simili deve quindi scegliere quale beneficio mantenere, dichiarando nella domanda di non beneficiare di altri aiuti per la stessa attività.

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Domanda entro il 10 dicembre: come si fa e cosa serve davvero

Per inviare la richiesta è necessario accedere alla piattaforma online del Dipartimento dello Sport tramite Spid o Cie. Una volta dentro, si procede inserendo i dati anagrafici del minore, il codice identificativo del corso scelto, un documento di identità e il modulo di consenso genitoriale.

Il sistema recupera automaticamente l’Isee minorenni, ma questo deve essere in corso di validità per il 2025. La graduatoria viene formata in ordine cronologico: chi presenta la domanda prima ha più probabilità di ottenere il contributo, visto che l’assegnazione avviene fino a esaurimento fondi.

Una prima lista degli ammessi è già stata pubblicata e una seconda seguirà nei prossimi giorni. Chi non ha ancora inoltrato la domanda, quindi, ha pochissimo tempo per farlo e rientrare tra i beneficiari. Con la scadenza del 10 dicembre alle porte, la parola d’ordine è una sola: non aspettare.