La brucellosi bovina è una malattia che continua a colpire gli allevamenti dell’isola. Soprattutto nella città metropolitana di Messina, che ospita il 63 per cento degli allevamenti siciliani “non indenni”. Un caso su cui l’Unione Europea ha da tempo attivato le sanzioni per la Sicilia. Un caso su cui, con l’arrivo del blocco delle movimentazioni dei capi bovini, interviene Cia agricoltori Italiani Sicilia.

Castagna (Cia Sicilia): “Già al lavoro per una soluzione”
“L’attenzione della Cia Sicilia nei confronti della zootecnia isolana è sempre stata
alta e tempestiva, anche in tempi non emergenziali – dichiara Rosa Giovanna
Castagna presidente di Cia agricoltori Italiani della Sicilia – la nuova normativa
comunitaria ha di fatto bloccato le movimentazioni dei capi bovini da ristallo, ma già
da diverse settimane lavoriamo alla soluzione di tale blocco a causa di alcuni focolai
di brucellosi bovina. Per questo motivo condividiamo la proposta del Ministero della
Salute di un protocollo che, nel rispetto normativo e nella tutela di tutti, possa
consentire agli allevatori siciliani di movimentare i propri capi verso le altre
regioni”.